Catania, nuvole e attività sull’Etna

Ancora attività sull’Etna. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica le novità.

Ore 13:14 (11:14 UTC) – “Nonostante la presenza di copertura nuvolosa in zona sommitale, dalle ore 10:30 UTC circa si osserva emissione di cenere prodotta da attività esplosiva ai crateri sommitali. In base al modello previsionale, i venti disperdono la cenere verso Est. Dalle ore 07:40 UTC circa si osserva un graduale incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico i cui valori hanno raggiunto livelli alti alle ore 10:50 UTC circa. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato nell’area del Cratere di Sud Est ad una elevazione di circa 3000 m s.l.m..
Dalle ore 10:35 UTC circa si osserva un incremento nella frequenza di accadimento e nell’ampiezza degli eventi infrasonici che risultano localizzati al Cratere di Sud Est. L’analisi dei dati delle deformazioni del suolo evidenzia l’inizio di debolissime oscillazioni ad alcune stazioni clinometriche a partire dalle 10:50 UTC circa. Non si riscontrano variazioni di rilievo sui segnali delle stazioni GNSS”.

Ore 14:27 (12:27 UTC) – “La cenere descritta nel comunicato di aggiornamento N.316 è prodotta da una forte attività esplosiva in corso al Cratere di Sud-Est. Le cattive condizioni di visibilità non consentono di osservare le esplosioni, mentre si osserva il materiale caldo prodotto che ricopre abbondantemente i fianchi del cono. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione ESE. Dalle immagini acquisite tramite la telecamera termica di Nicolosi si intravede un’anomalia termica in prossimità della base del Cratere di Sud-Est, probabilmente dovuta alla presenza di una colata lavica”.

Ore 15:57 (13:57 UTC) – “A partire dalle ore 12:50 UTC circa, nonostante la presenza di copertura nuvolosa in zona sommitale, si è osservato che l’attività stromboliana al Cratere di Sud Est si è
intensificata, passando presumibilmente a fontana di lava. Non è stato possibile stimare l’altezza della nube eruttiva che, in base al modello previsionale, si è dispersa in direzione
ESE. Ricaduta di cenere al suolo è stata segnalata a Giarre, Milo e Fornazzo. L’attività esplosiva è progressivamente diminuita e attualmente non è più visibile dalle immagini
delle telecamere. Dalle 13:00 UTC circa si osserva un decremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico i cui valori attualmente ricadono su livelli medi. Il centroide delle sorgenti del
tremore vulcanico è localizzato nell’area del Cratere di Sud Est ad una elevazione di circa 2900 m s.l.m.. Intorno alle 13:15 UTC si è esaurita l’attività infrasonica del Cratere di Sud Est.
I dati delle reti clinometriche evidenziano la fine della deformazione intorno alle 13.15 UTC, dopo aver raggiunto un picco di 0.4 microradianti alla stazione più sommitale. La rete GNSS non mostra variazioni di rilievo”.

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