Catania, rischia di chiudere il centro antiviolenza Thamaia: “Il Comune ci deve 70mila euro”

Il centro antiviolenza Thamaia rischia la chiusura e il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, scenderà in piazza Università di Catania per protestare. L’associazione, infatti, attende che il Comune paghi un debito di circa settantamila euro, derivato da uno stanziamento erogato nel 2016 al Distretto Socio Sanitario 16 dalla Regione Siciliana. I dirigenti della struttura di assistenza alle vittime di maltrattamenti affermano che sono stati accreditati, attualmente, soltanto tredicimila euro per la copertura delle attività realizzate dal centro, tutte regolarmente resocontate. Il mancato utilizzo dei fondi ha comportato il ritiro già nel 2017 e un nuovo riaccredito nel 2019.

I costi, però, non sono mancati e l’associazione ha dovuto rinnovare per tre volte delle fideiussioni bancarie, perdendo oltre cinquemila euro. La Regione, inoltre, se il Comune non sbloccherà il pagamento entro il termine ultimo del 31 dicembre 2019, ritirerà i fondi. Le donne sostenute da Thamaia non hanno avuto la possibilità di beneficiare di tredici borse lavoro che puntavano a reinserirle nel mondo dell’occupazione, per un totale di trentasettemila e 500 euro. I responsabili del centro hanno spiegato che senza copertura finanziaria l’associazione ha due o tre mesi di vita.

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