Un giovane di 25 anni, originario di Palma di Montechiaro (Agrigento), è stato condannato a una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione dalla prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato. Il verdetto è stato emesso in seguito alla sua colpevolezza per maltrattamenti e sequestro di persona nei confronti di una giovane donna di 19 anni.
La sentenza è giunta a seguito delle ripetute azioni dell’imputato nei confronti della vittima, in cui avrebbe usato frasi umilianti e offensive come “tu sei donna e devi solo stare a casa a pulire e cucinare”. Secondo quanto riportato dai giudici, la donna sarebbe stata soggetta a violenze fisiche e psicologiche nel periodo compreso tra febbraio e settembre 2021, anche durante la gravidanza, con l’obiettivo di limitare la sua libertà e la sua dignità.
Il giovane, difeso dall’avvocato Santo Lucia, è stato ordinato dal tribunale di risarcire la vittima con una somma di 15.000 euro. La giovane si era costituita parte civile nell’ambito del procedimento legale, assistita dall’avvocato Gianluca Sprio.
Il movente di tali azioni sarebbe stato alimentato dalla gelosia dell’imputato, il quale avrebbe picchiato, offeso, tormentato e tenuto la giovane in segregazione. La sentenza del tribunale di Agrigento ha riconosciuto la gravità dei fatti, garantendo così una condanna per l’imputato e una forma di giustizia per la vittima.
