L’economia italiana subirà un grave colpo a causa dell’emergenza Coronavirus. Secondo l’ultima nota dell’Ufficio parlamentare di bilancio si prefigura per la prima metà dell’anno un calo dell’attività economica di intensità eccezionale, mai registrato nella storia della Repubblica. Il Prodotto Interno Lordo che nei primi sei mesi del 2020 si ridurrebbe cumulativamente di circa quindici punti percentuali – scrivono gli esperti -. Nell’ipotesi di un regresso dell’epidemia l’attività tornerebbe ad espandersi nel trimestre estivo. È dunque necessaria la massima cautela nel fare delle valutazioni delle stime che risentono di un’incertezza estremamente elevata.
Altri dati importanti sono quelli relativi al calo della produzione e dei profitti dei lavoratori che sta provocando una crisi tale da aumentare esponenzialmente la richiesta di ammortizzatori sociali. Parliamo di quasi il triplo in più rispetto al numero medio di domande.
“Si stima, per la sola parte relativa alle richieste Cig che il numero complessivo di ore autorizzate possa essere ampiamente superiore, anche triplo, rispetto ai valori massimi storicamente osservati su base mensile dalla crisi finanziaria del 2009. L’Upb ricorda che le informazioni diffuse dall’Inps indicano che le richieste per la Cig con causale covid 19 pervenute fino al 10 aprile riguardano circa 2,9 milioni di lavoratori mentre le istanze relative all’assegno ordinario coinvolgono circa 1,7 milioni di beneficiari” dicono gli esperti.