Coronavirus ed economia, i benzinai restano aperti ma mancano i soldi e permane il rischio chiusura

Posti a sedere; Covid

I benzinai sulle autostrade resteranno aperti e non ci sarà alcuno sciopero nonostante le problematiche insorte a seguito dell’epidemia da Covid-19. Lo annunciano la Federazione Autonoma Italiana Benzinai (Confesercenti), la Federazione Italiana Gestori Carburanti e Affini (Cisl) e la Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti/Anisa (Confcommercio). Oggi pomeriggio le associazioni sono state in videoconferenza con il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, insieme alla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli. Il motivo dell’incontro online è quello di bloccare la protesta che rischiava di compromettere l’intero paese e soprattutto coloro che si occupano dei trasporti dei pazienti affetti da Coronavirus e di tutto ciò che è utile per la causa.

Le associazioni hanno spiegato che non intendevano scioperare ma piuttosto portare avanti una richiesta di aiuto perché tra poco non riusciranno più ad aprire per mancanza di soldi e di conseguenza senza poter disporre di denaro non sarà più possibile neanche pagare i carburanti. Il governo quindi studierà interventi ad hoc per salvaguardare la categoria, considerata fornitrice di un servizio essenziale, per cui impossibilitata a chiudere a causa dell’emergenza Covid-19. Un rappresentate delle associazioni spiega che la ministra De Micheli ha garantito di intervenire nelle concessionarie autostradali sulle royalty fisse. Anche alle compagnie petrolifere verranno chieste piccole dilazioni sui pagamenti.

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