Il Coronavirus blocca anche la giustizia dell’Italia. Le udienze riguardo reati meno gravi saranno rinviate fino a fine maggio per tutelare chi lavora nelle procure e nei tribunali. È stato ideato un piano che consentirà le assunzioni di 20mila persone tra medici, infermieri e operatori. Il programma prevede anche l’essere preparati e pronti alla possibile diffusione del virus.
Il Governo approva, dopo un Consiglio dei ministri di tre ore, un unico decreto legge con le misure per la sanità e la giustizia. Nel provvedimento sono contenute le restrizioni per gli uffici giudiziari, che scatteranno dal 23 marzo, e le limitazioni per mandare rinforzi nelle corsie degli ospedali al fine di contrastare l’epidemia.
Salta la possibilità per lo Stato di commissariare le Regioni inadempienti rispetto alle nuove misure disposte dal Governo centrale. Dovrebbe essere, invece, possibile requisire gli alberghi, un potere più ampio alla Protezione civile, per avere spazi destinati alla gestione delle persone in quarantena ma anche requisizioni e espropri di materiale sanitario, dai presidi sanitari e medico-chirurgici per assicurare ai nosocomi le forniture adeguate a gestire i contagi e i posti letto.
Per i reparti di terapia intensiva sono in arrivo 5mila impianti di ventilazione assistita che verranno acquistati dalla Protezione civile tramite la Consip con procedure rapide e semplificate.