Coronavirus in Sicilia, botta e risposta tra i sindaci di Messina e Palermo

Messina; papardo

Polemica sulla sponda Palermo-Messina. Tutto a causa di alcuni cittadini palermitani che vorrebbero rientrare in Sicilia, tra cui anche una farmacista che era fuori per motivi di lavoro. I soggetti hanno quindi chiesto al sindaco del capoluogo siculo, Leoluca Orlando, il nulla-osta per potere attraversare lo Stretto. Si tratta dell’iter previsto dall’ordinanza emessa due giorni fa dal sindaco di Messina, Cateno De Luca.

Una procedura che Orlando, tra l’altro presidente dell’Anci, vorrebbe chiarire. Il primo cittadino ha inviato una nota ai prefetti di Palermo e della Città dello Stretto, al governatore Nello Musumeci e alla Protezione Civile regionale. Ecco le sue parole:

Vorrei conoscere comportamento occorra legittimamente assumere per non compromettere le ragioni del richiedente e il rispetto delle norme emergenziali emanate in materia di spostamento dei cittadini dal presidente del Consiglio, dal ministero della Salute di concerto col ministero dell’Interno e dal presidente della Regione”.

Non tarda ad arrivare la risposta del vulcanico sindaco peloritano. “Stranamente, o forse dovrei dire strumentalmente, la nota viene trasmessa solo alle autorità e alle testate giornalistiche ma non anche al sindaco di Messina. Il sindaco di Palermo solleva il caso di una persona che dovrebbe attraversare lo Stretto, che si sarebbe registrato nella piattaforma, che ho istituito con l’ordinanza del 5 aprile e che sarebbe in attesa del visto del sindaco del comune di destinazione, cioè proprio del sindaco di Palermo. Al riguardo mi preme osservare che Orlando, un personaggio in cerca d’autore, non si cura neppure di fornire alcun utile elemento per potere esitare la pratica, evidentemente ritenendola una questione superflua, e questo già dimostra quanto sia strumentale la sua richiesta”.

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