Coronavirus | Messina, sindaco De Luca: “Ripartiamo il 4 maggio ma blindiamo la Sicilia”

ponte stretto

Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha parlato della “Fase 2” in Sicilia fornendo al governatore isolano, Nello Musumeci, le sue idee in merito alla questione. Di seguito le parole del primo cittadino peloritano:

“Se vogliamo sfruttare la situazione siciliana che ha per fortuna un numero di contagi bassi dobbiamo evitare che la pandemia arrivi da altre Regioni. Il presidente Musumeci deve blindare la Sicilia con la banca dati «si passa a condizione» e controllare così gli ingressi in tutta la Regione per verificare chi arriva, il flusso di pendolari e le merci. In questo modo possiamo controllare scientificamente. La banca dati è la prima decisione da prendere e da estendere a tutto il territorio siciliano, non solo per Messina. Lo strumento funziona. La ripartenza è subordinata alla volontà di chi sta sopra le nostre teste. Prima di riaprire, blindiamoci. Noi dal 4 maggio possiamo iniziare ad aprire, altri dieci giorni di sacrifici sono necessari per non bruciare quanto abbiamo fatto finora. Family card? Sono 10.696 le domande presentate fino ad oggi, numero che rappresenta il 10% dei nuclei familiari di Messina. 8.054 sono le istanze valide, mentre 2.642 sono state quelle annullate. Oltre il 60% delle richieste di annullamento sono state fatte per l’arrivo del bonus dei 600 euro per le Partite Iva, altri sono invece i furbetti che abbiamo dovuto bloccare d’ufficio. Delle domande valide ben 5.799 sono le famiglie che rientrano in fascia A e fascia B, quindi senza alcun reddito. L’importo speso fino ad oggi sfiora i 600mila euro. Oggi alle 20 ci sarà la scadenza per chiedere la card. Nei prossimi giorni si aprirà una finestra per dare la possibilità alle famiglie con disabili che hanno indennità di poter fare la domanda. Mascherine? Abbiamo ricevuto un’altra fornitura di mascherine. Abbiamo consegnato 500 mascherine per ogni circoscrizione, ora saranno loro a distribuirle. Attiveremo presto anche altri canali di distribuzione, abbiamo puntato prima alle fasce deboli, adesso possiamo essere pronti a raggiungere tutti”.

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