Coronavirus, Regione Siciliana ha già trasferito risorse finanziarie per assistenza alle famiglie ai Comuni

Prosegue il trasferimento delle risorse finanziarie da parte della Regione Siciliana ai Comuni per l’assistenza alimentare alle famiglie più disagiate per l’emergenza Coronavirus. Sono più della metà gli enti locali dell’isola che hanno già firmato l’Atto di adesione predisposto dagli uffici del dipartimento della Famiglia, per ottenere l’erogazione delle somme stanziate dal governo regionale. I Comuni che hanno ricevuto le risorse possono pubblicare il bando per individuare i beneficiari e procedere con la distribuzione delle stesse.

Palazzo Orleans, con la delibera che ha stanziato complessivamente 100 milioni di euro, distribuiti in tre mesi, vincolando il contributo “prioritariamente ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna altra forma di reddito o di assistenza economica da parte dello Stato, compresi ammortizzatori sociali e reddito di cittadinanza”.

La procedura di utilizzo dei fondi è stata velocizzata e semplificata al massimo dagli uffici e a riguardo ha fatto chiarezza anche l’assessore alle Autonomie locali regionale, Bernardette Grasso, che con due circolari ha superato i dubbi sollevati dall’Anci-Sicilia in merito alla procedure amministrativo-contabili per l’utilizzo delle somme stanziate dalla Regione.

L’assessore ha infatti chiarito che in base al quadro normativo vigente i Comuni, proprio in ragione dello stato di emergenza connesso all’epidemia sanitaria, possono operare con modalità semplificate, in deroga alle ordinarie procedure in materia di appalti pubblici e possono procedere, in esercizio provvisorio, con delibera della giunta all’approvazione delle necessarie variazioni di bilancio.

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, oltre ad avere posto il tema della deroga delle procedure al premier Giuseppe Conte, nel corso dell’incontro con la Cabina di regia con il governo nazionale, ha scritto anche al coordinatore della Conferenza delle Region,i Stefano Bonaccini, affinché la semplificazione della procedura, per ogni ulteriore risorsa ricevuta dallo Stato o dalla Regione, venga inserita nel prossimo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri.

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