Coronavirus, tutti i provvedimenti del Comune di Catania. Le parole del sindaco

L’amministrazione del Comune di Catania già dalla giornata di ieri, contestualmente all’entrata in vigore del nuovo DPCM pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ha eseguito le prescrizioni stabilite dal Governo per contenere la diffusione del virus. Il sindaco catanese Salvo Pogliese, intanto, ha immediatamente disposto la chiusura di musei e mostre temporanee ospitate nei locali comunali per evitare la presenza di gruppi di visitatori. Con la messa a disposizione di diffusori igienizzanti e di sapone liquido nei servizi igienici. Sono stati stabiliti ulteriori interventi di pulizia e igiene degli uffici e nelle strutture comunali e nelle prossime ore anche nei mercati cittadini. Il comando della Polizia Municipale ha attivato l’intensificazione dei controlli, che sono già scattati, per fare osservare i provvedimenti di prevenzione al contagio del virus nei locali e negli esercizi commerciali.

In stretto contatto con il Prefetto – ha spiegato il sindaco Salvo Pogliese – stiamo operando per rendere effettivi i provvedimenti intervenendo con tutte le forze dell’ordine per fare rispettare le prescrizioni. Rivolgo ancora una volta un appello affinché ognuno si conformi alle disposizioni e rispetti gli obblighi di reciproca tutela sanitaria che sono imprescindibili per evitare nuovi contagi, misure talvolta pesanti ma necessarie per salvare vite umane. Sono obblighi che vanno assolutamente rispettati, ma se lo faremo con serietà tutto sarà più semplice e riusciremo a uscire da questo buio tunnel prima possibile”.

Inoltre sette pattuglie della Polizia Municipale stanno operando in tutto il territorio comunale con il coordinamento dalla Centrale Operativa del Comandante Stefano Sorbino, per verificare se alla luce del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri siano state effettivamente sospese le attività di scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati. La violazione del divieto comporta la sospensione dell’attività. Chiusi devono rimanere anche centri benessere e palestre. I controlli riguardano anche bar e ristoranti che possono proseguire l’attività con l’obbligo, a carico dei gestori, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Il tema dei controlli per l’attuazione delle nuove disposizioni, sarà oggetto di una specifica riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocata dal Prefetto a cui parteciperà anche il sindaco Salvo Pogliese.

In merito ai nuovi provvedimenti del Governo, il primo cittadino di Catania ha diffuso una nota appellandosi ai comportamenti responsabili dei cittadini

Alla preoccupazione e alla paura di questi giorni dobbiamo contrapporre razionalità e senso di responsabilità. Le misure prese dal Governo per arginare il Coronavirus funzioneranno solo se tutti noi, ciascuno nel proprio ruolo e nella propria condizione, applicheremo tutte le indicazioni previste, evitando assembramenti e contatti diretti con le persone nei locali, nei negozi, nei mercati, ma anche mantenendo un’impeccabile igiene personale lavando ripetutamente le mani. Purtroppo c’è il rischio concreto che la situazione di contagio nel nord Italia si estenda anche da noi, affollando ancora di più ospedali e strutture sanitarie che stanno già operando senza risparmio di energie. Le istituzioni possono e devono fare la loro parte, ma è indispensabile la responsabilità del singolo cittadino. Abbiamo infatti l’obbligo di attuare condotte che aiutino, seppure indirettamente, quanti – medici, infermieri e operatori – con impagabile generosità stanno operando per arginare la morsa del virus.

Tuttavia, vedere le strade della Movida di Catania, ma anche di Napoli o Milano, imprudentemente piene di persone a contatto l’uno dell’altro, purtroppo lascia pensare che ancora non si è compresa bene la gravità della situazione. Il principio è semplice: bisogna uscire di casa solo per azioni strettamente necessarie come quella di recarsi al lavoro o compiere gli acquisti; rallentare i contatti sociali; rimanere più a lungo possibile nella propria abitazione. L’andamento del contagio molto dipenderà da come si comporteranno i singoli e se verranno applicate tutte le raccomandazioni che si stanno facendo in questi giorni. E’ da irresponsabili non prendere atto della serietà del problema e delle rigorose condotte che dobbiamo mantenere, costi quel che costi, in termini di temporanee rinunce alle nostre abitudini e alle nostre comodità. Mi rivolgo soprattutto ai giovani, all’energia vitale che li contraddistingue, affinché seguano con compostezza questo provvisorio cambiamento del nostro modo di essere. Un impegno che può salvare vite umane e aiutarci a uscire prima possibile da questo buio tunnel della paura e dell’angoscia. Non dimentichiamo le difficoltà che noi catanesi nel corso dei millenni abbiamo dovuto contrastare come terremoti ed eruzioni, emergenze certo più gravi di questa, che non è l’Apocalisse, ma un grave momento in cui occorre dimostrare rispetto delle regole, reciproca solidarietà e coscienza di responsabilità”.

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