Covid-19 in Sicilia, Musumeci: “Godiamoci questa zona gialla puntando alla bianca ma…”

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Covid-19 in Sicilia. Sulla spinosa tematica interviene il presidente della Regione Nello Musumeci a margine di una visita alla caserma dei Carabinieri “Dalla Chiesa” di Palermo.

Godiamoci questa zona gialla puntando alla zona bianca ma senza dimenticare che bastano uno o due giorni di distrazione collettiva per tornare alle chiusure e questo non ce lo possiamo permettere. L’indice di Rt è allo 0,74, quindi a livelli assai bassi, così come è basso il tasso di ricovero in terapia intensiva mentre anche le perdite umane stanno per fortuna diminuendo, ma tutto può cambiare da un giorno all’altro. Sul turismo siamo fermi come ovvio, perché il turismo è risorsa umana e la risorsa umana non deve andare in giro altrimenti conteremo i morti per strada. Speriamo di aprire tutto entro l’estate. Noi oggi viviamo in condizione non di emergenza ma dipende dalla condotta di ciascuno di noi: appena riapriremo avremo davanti una autostrada Ricordo che una settimana prima che scoppiasse la pandemia la Sicilia secondo un prestigioso quotidiano americano era tra le sette tappe turistiche preferite al mondo, un primato davvero da far venire i brividi. Speriamo che Roma autorizzi tutti i vaccini possibili. La Repubblica di San Marino ha autorizzato un altro vaccino rispetto ai tre attualmente in uso in Italia, se lo fa San Marino perché non il nostro paese? Auspico maglie più larghe, pur nella garanzia dell’efficacia del vaccino affinché poi le amministrazioni locali possano organizzare il loro piano di immunizzazione“.

Parla dell’emergenza sanitaria anche l’assessore alla Salute isolano, Ruggero Razza. “È ingenerosa, falsata nella sua ricostruzione e infondata nei fatti, la rappresentazione secondo la quale, nell’ambito della campagna vaccinale, le Regioni procedono per conto proprio e senza un indirizzo unitario. Va ricordato ancora una volta come le Regioni non abbiano stabilito che la Fase3 del Piano anticipasse la Fase 2: ciò, invece, è stato determinato a livello nazionale dalla struttura commissariale che, a sua volta, ha dovuto recepire le indicazioni dell’Agenzia regolatrice del farmaco che ha autorizzato il vaccino di AstraZeneca solo sulla popolazione under 65, mentre come è noto, nel resto del mondo non esiste questa limitazione. Così come è opportuno ribadire che, proprio nell’ambito della categoria dei servizi essenziali, le Regioni non hanno declinato un ordine di priorità, che invece era stato chiesto uniforme per tutto il Paese. E su questo punto non abbiamo mai ricevuto una risposta da parte della struttura commissariale. Al posto di sostenere polemiche, che mortificano migliaia di operatori sanitari ci aspettiamo vengano attivate tutte le procedure per autorizzare gli altri vaccini già disponibili e aumentare l’approvvigionamento nazionale delle fiale. Se ci fossero centinaia di migliaia di dosi a settimana, infatti, in ogni Regione non ci sarebbe neppure il problema di scegliere da dove partire! Semmai saremmo tutti ventre a terra a moltiplicare le sedi vaccinali e distribuire fiale ai medici di famiglia. Fin dall’inizio dell’emergenza, la Sicilia, su disposizione del presidente Musumeci, ha scelto un’organizzazione in collaborazione con la Protezione civile e il concorso di Forze armate ed enti locali: vorremmo poter vaccinare per 24 ore al giorno! Senza subire polemiche infondate e, magari ricevendo le risorse umane aggiuntive promesse e finora arrivate in numero contenuto. Adesso più che mai è tempo di lavorare, non di polemizzare”.

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