Enna, sequestrati beni per oltre 10 milioni ad imprenditore agricolo di Cosa Nostra

I militari del Comando provinciale di Enna e il G.I.C.O della Guardia di Finanza di Caltanissetta, coordinati dalla Dda di Caltanissetta, hanno effettuato un sequestro di beni per un valore di oltre 10 milioni di euro ad un imprenditore agricolo, membro della cosca di Cosa Nostra. Confiscati 349 ettari di terreno, 3 società agricole, 8 fabbricati, 10 autovetture e diversi conti correnti postali e bancari. I beni sequestrati si trovavano a Piazza Armerina, Aidone e Assoro, nell’ennese.

L’indagato in questione è il 59enne Giacomo Stanzù, originario di Capizzi, località messinese e residente a Valguarnera nell’ennese. Le forze dell’ordine nel 2017 hanno disposto per Stanzù, condannato in passato per reati legati alla criminalità organizzata, il sequestro di sue attività economiche, di beni mobili e immobili, di assicurazioni e di conti correnti postali e bancari.

L’uomo era stato arrestato il 30 novembre 2011, nell’ambito di un’operazione per omicidio ed è stato condannato in via definitiva a 14 anni di carcere.
Secondo alcuni collaboratori di giustizia Stanzù era in contatto con esponenti di Cosa Nostra di Enna e anche con il boss di Gela, Daniele Emmanuello, capomafia ucciso nel 2007 in un conflitto a fuoco con la Polizia che aveva scovato il suo nascondiglio ad Enna.

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