“Non ci possono essere morti di serie A e serie B. Siamo sempre stati favorevoli alle vaccinazioni, tant’è che ci eravamo subito prenotati e Zelia si è fidata dalle istituzioni ed è stata tradita. Nelle perizie c’è il nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e la morte di mia moglie“. Lo ha detto Andrea Nicosia, marito di Zelia Guzzo, l’insegnante deceduta dopo una trombosi a seguito dell’inoculazione. Il coniuge ha parlato della manifestazione tenutasi davanti al Tribunale di Gela. La Procura locale, negli scorsi giorni, ha chiuso l’indagine a carico dei medici e degli infermieri che hanno curato la donna. Secondo i PM “non ci sono correlazioni di rilievo penale” tra la somministrazione del vaccino di AstraZeneca e la morte dell’insegnante “imputabili a medici o sanitari che hanno avuto in cura la donna”.
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