Governo approva manovra da 40 miliardi e rinvia al 2021 la riscossione esattoriale

vietati spostamenti; nuovo dpcm;

Il Consiglio dei Ministri notturno avrebbe approvato, tramite la formula “salvo-intese”, il disegno di legge con la manovra da 40 miliardi di euro e varato il decreto legge che rinvia al 2021 la ripresa della riscossione esattoriale.

L’esecutivo nazionale, inoltre, dà il via libera al Documento Programmatico di Bilancio da inviare a Bruxelles. Attraverso un altro dl collegato, poi, arriverà la proroga della cassa integrazione Covid per le imprese fino al termine dell’anno. La legge di bilancio sarà trasmessa nei prossimi giorni in Parlamento. Si tratta di una manovra, finanziata per circa 23 miliardi in deficit, che potrà contare su 17 miliardi di aiuti UE.

Il dl fiscale, a seguito della scadenza della precedente moratoria lo scorso 15 ottobre, dovrebbe estendere fino alla fine dell’annata la sospensione di versamenti di somme dovute da cartelle di pagamento, accertamenti esecutivi e pignoramenti di stipendi e pensioni. Sarebbe previsto anche lo stop dell’invio delle nuove cartelle esattoriali che da lunedì l’agente della riscossione avrebbe potuto riprendere a recapitare ai contribuenti in debito con il Fisco. L’attività di notifica quindi sarà rinviata al 2021.

Per la sanità ci sarebbero 4 miliardi e il fondo vaccini. Un miliardo aggiuntivo andrà al finanziamento del Fondo sanitario nazionale. Le altre risorse serviranno per il sostegno del personale medico e infermieristico, compresa la conferma per il 2021 di 30.000 fra medici e infermieri assunti a tempo determinato per l’emergenza sanitaria e il sostegno delle indennità contrattuali. Per queste categorie c’è una novità: un fondo per l’acquisto di vaccini e per altre esigenze relative alla pandemia. Dovrebbe valere 400 milioni per 2 anni.

Riforma Fisco che viene finanziata a partire da luglio 2021 per le famiglie con l’introduzione dell’assegno unico esteso anche agli autonomi e agli incapienti. Prolungata la durata del congedo di paternità. Per l’assegno le risorse aggiuntive dovrebbero essere di 3 miliardi per il prossimo anno, a regime vengono stanziati 8 miliardi di euro annui per la riforma fiscale che comprende l’assegno universale. A questi si aggiungeranno le risorse derivanti dalle maggiori entrate fiscali che confluiranno nell’apposito fondo “per la fedeltà fiscale”. La nuova Irpef arriverà per delega e dovrebbe essere operativa al 2022.

Portata a regime la fiscalità di vantaggio per il Meridione con lo stanziamento di 13,4 miliardi nel triennio 2021-2023 e prorogato per il 2021 il credito di imposta per gli investimenti nelle Regioni del Sud (per 1 miliardo).

Tramite circa 1,8 miliardi di euro aggiuntivi, per uno stanziamento annuo complessivo di 7 miliardi, è a regime il taglio del cuneo per i redditi sopra i 28.000 euro. Sono azzerati per 3 anni i contributi per le assunzioni degli under-35 a carico delle imprese che operano in tutto il territorio italiano.

Istituito un fondo da 4 miliardi per sostenere i settori colpiti nel corso dell’emergenza Covid-19. Prorogata la moratoria sui mutui e la possibilità di accedere alle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia Pmi e da Sace. Fornito un sostegno aggiuntivo alle attività di internazionalizzazione delle imprese con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro. Sono prorogate le misure a sostegno della ripatrimonializzazione delle piccole e medie imprese.

Finanziate ulteriori settimane di Cig Covid tramite il medesimo meccanismo che prevede la gratuità della Cassa per coloro che hanno registrato perdite oltre una certa soglia. Sono prorogate le misure Ape Social e Opzione Donna.

Ci sono 350 milioni di euro, da utilizzare nei primi mesi del 2021, per il trasporto pubblico locale, settore colpito dalle misure di contenimento del virus. Un focus particolare per i traporti scolastici.

Finanziata con 1,2 miliardi di euro l’assunzione di 25.000 insegnanti di sostegno e stanziati 1,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica. Previsto un contributo di 500 milioni di euro annui per il diritto allo studio e finanziati 500 milioni di euro l’anno per il settore universitario. Destinati 2,4 miliardi all’edilizia universitaria e ai progetti di ricerca. Destinati 600 milioni di euro annuali volti a sostenere l’occupazione nel mondo del cinema e della cultura.

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