Il cappero delle Eolie diventa Dop: i dettagli

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il regolamento di esecuzione (UE 2020/624) per l’iscrizione del cappero delle Eolie nel registro delle denominazioni di origine protetta. Sono quindi 32 le Dop/Igp siciliane del food. Il riconoscimento, iniziato nel 2016, ha visto l’assessorato dell’Agricoltura isolano impegnato al fianco di aziende e produttori per tutta l’istruttoria e le diverse fasi che hanno portato al raggiungimento di questo importante risultato. Le parole dell’assessore all’Agricoltura regionale, Edy Bandiera.

“Portare un prodotto a marchio genera quell’importante valore aggiunto che rende sostenibile, anche dal punto di vista economico finanziario, l’attività agricola il marchio comunitario rappresenta anche una significativa opportunità per i giovani che vorranno scommettere su questa produzione, ad alto valore aggiunto e deficitaria sul mercato”.

Il disciplinare prevede la possibilità di poter coltivare capperi su tutto quanto l’arcipelago delle Eolie. Dunque significa incrementare una produzione fortemente redditizia, considerato che il mercato ha una domanda la quale molto spesso non riesce a soddisfare. Di seguito alcune caratteristiche cui dovranno rispondere i capperi e i cucunci Dop “Cappero delle Isole Eolie“: colore verde tendente al senape con striature violacee; sapore intenso e pungente; odore aromatico, forte, senza alcuna inflessione di muffa o odori estranei; calibro non inferiore a 4 millimetri per i capperi; calibro non superiore a 20 millimetri per i cucunci.

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