I titolari di due frantoi dell’agrigentino scaricano rifiuti all’interno di un fiume. I Carabinieri coordinati dalla Procura di Agrigento, dopo una segnalazione dell’associazione Mareamico arrivata lo scorso ottobre, hanno denunciato i responsabili per reati ambientali. Nel periodo in questione era stata rilevata l’acqua di un colore nerastro alla foce del fiume Naro, nella località di Lido Cannatello. Sul letto del fiume, grazie a interventi via terra e con il supporto di un aeromobile del IX Nucleo elicotteri di Palermo, è stato individuato un punto d’immissione, all’altezza del ricettore del depuratore di Favara in contrada Chimento Burgialamone. Emerge, dai campioni prelevati da militari e Arpa, una criticità nel funzionamento del sistema e un ingresso anomalo nella stessa tecnologia. Quest’ultimo sarebbe riferibile alla probabile immissione nella fognatura di acque di vegetazione che derivavano dalla molitura delle olive nei frantoi. L’azione avrebbe compromesso la funzionalità del depuratore. Sarebbe, inoltre, stato chiuso anche un opificio.
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