Lampedusa (AG), barche migranti abbandonate devastano Molo Favarolo

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Barche di migranti abbandonate al Molo Favarolo di Lampedusa provocano danni ad altre imbarcazioni a causa delle mareggiate che colpiscono l’isola. Si rischia, inoltre, di ferire persone che intervengono per salvare i propri pescherecci. Lo denuncia il sindaco Salvatore Martello.

“Le imbarcazioni di migranti – spiega il primo cittadino -, colpevolmente lasciate ammassate al Molo Favaloro dalle Autorità competenti, con il vento di libeccio sono diventate schegge impazzite provocando gravi danni all’interno del porto alle altre barche ormeggiate e mettendo a rischio le persone che in quel momento si trovavano lì per mettere in sicurezza le loro imbarcazioni e i loro pescherecci. A questo si aggiunge il danno ambientale, con detriti di ogni tipo che hanno riempito le nostre acque, i fondali e le nostre spiagge. La situazione è diventata inaccettabile. Sia chiaro: adesso non iniziamo a dire che la colpa è dei migranti, in questo caso la colpa è di chi dovrebbe smaltire velocemente quelle imbarcazioni una volta giunte a Lampedusa, ad iniziare dall’Agenzia delle Dogane che le prende in custodia quando vengono poste sotto sequestro dopo gli sbarchi. Anche nei mesi scorsi ho sollevato più volte la questione, e grazie al Ministero dell’Interno, era stato attivato un intervento straordinario di rimozione e smaltimento delle imbarcazioni. Ma gli sbarchi sono proseguiti, la rimozione si è di nuovo fermata ed il Molo Favaloro si è trasformato ancora una volta in un cimitero galleggiante di imbarcazioni. Non sono più disposto ad assistere a questo scempio ambientale: se le autorità competenti non intervengono immediatamente per rimettere in sicurezza l’area portuale e per ripulire le nostre acque, le spiagge ed i fondali, e se contestualmente non si attiva un meccanismo in grado di smaltire automaticamente e costantemente le imbarcazioni dei migranti una volta giunte sull’isola, predisporrò un’ordinanza sindacale con la quale assumere direttamente in campo al comune gli interventi necessari per garantire la sicurezza dei cittadini, delle infrastrutture e del nostro mare. Al tempo stesso la nostra amministrazione comunale chiederà un risarcimento all’Agenzia delle Dogane ed al Ministero dell’Ambiente – conclude Martello – per i danni determinati dal loro inaccettabile immobilismo”.

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