Lampedusa (AG) e migranti, animi in rivolta: incendiati barconi. Sindaco: “Disegno preciso per alimentare tensione”

immigrati

Sono giorni difficili a Lampedusa, nell’agrigentino. Continuano le proteste dopo un primo segnale di indignazione espresso da ignoti nei confronti del fenomeno migratorio sfociato con “l’imballaggio” con sacchi di plastica e nastro adesivo della Porta d’Europa, monumento dell’artista Mimmo Paladino inaugurato il 28 giugno 2008 simbolo dello spirito d’accoglienza dell’isola. Stavolta, però, in due diverse zone della località sono stati incendiati vecchi barconi utilizzati da stranieri. I roghi sono divampati nell’area attigua al campo sportivo e nel deposito di Capo Ponente provocando altissime colonne di fumo nero che hanno invaso Lampedusa. È stato necessario l’intervento di squadre dei Vigili del Fuoco del distaccamento aeroportuale di Lampedusa con circa 5 automezzi antincendio. Sono arrivati nei luoghi dei fatti anche i Carabinieri che stanno indagando sul caso.

La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta. Il procuratore aggiunto Salvatore Vella ha commentato gli episodi. “Metteremo tutto l’impegno possibile per fare luce su questi episodi di intolleranza che non rendono giustizia alla solarità del popolo di Lampedusa e che possono danneggiare seriamente il turismo, fonte di ricchezza dell’isola – chiosa -. Lampedusa non può diventare un luogo di guerriglia urbana”.

Parla dell’atto anche il sindaco Totò Matello. “C’è un disegno preciso per alimentare un clima di tensione e soffiare sul fuoco di una situazione già difficile per la nostra isola. C’è una strategia precisa per destabilizzare Lampedusa. Si tratta di persone che non improvvisano ma che sanno come muoversi. Non so di chi si tratta, altrimenti li avrei già denunciati. Di sicuro dobbiamo mantenere alta la guardia. Lo Stato deve riaffermare la sua presenza sull’isola e lo deve fare anche attraverso azioni concrete”.

Nel frattempo è previsto l’arrivo sull’isola del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano. La visita è stata decisa dopo i fatti relativi alla Porta d’Europa. Il componente del governo centrale proprio sull’azione aveva espresso la sua opinione su Facebook. “La generosità, la dignità, il rispetto dei diritti umani che la comunità di Lampedusa ha tenuto alta in questi anni, per l’Italia intera non lasceranno spazio all’odio dei pochi vili che hanno deturpato il monumento simbolo dell’accoglienza”.

Condividi

Articoli Correlati

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.