I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo, nell’ambito di investigazioni coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della procura della Repubblica, hanno eseguito l’ordinanza del tribunale disponendo la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di Salvatore Milano, soprannominato “Totuccio o Tatieddu“.
L’uomo è responsabile di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di una società palermitana che ha pagato il pizzo per venti lunghi anni. Milano, noto uomo d’onore del clan di Palermo centro, aveva, inoltre, il compito di “cassiere” delle famiglie del mandamento mafioso di Porta Nuova provvedendo al sostentamento dei malavitosi detenuti o da poco scarcerati.
L’operazione denominata “Terminus” ha accertato che ai titolari dell’azienda erano stati richiesti tra i cinquecento e i mille euro, soldi necessari per ottenere lo star bene dei mafiosi ad esercitare il commercio nel territorio del mandamento di Porta Nuova. Le consegne di denaro erano annotate dagli imprenditori in una agenda, come verificato dai finanzieri stessi nel corso di perquisizioni. Per circa venti anni, grazie alle annotazioni, si è scoperto che i proprietari hanno effettuato dei pagamenti periodici, per l’importo complessivo di duecentocinquantamila euro ad un certo Totuccio, ovvero Milano.