Mafia, vedova Schifani distrutta dall’arresto del fratello: “Chiedi perdono, pentiti e racconta tutto”

Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani una delle vittime della strage di Capaci, si dissocia dalle azioni perpetrate dal fratello, finito in carcere ieri perché associato ai boss dell’Arenella e di Vergine Maria.

Adesso inginocchiati tu, Pino, mio Caino, fratello traditore – dice la donna ai microfoni del Corriere -. Inginocchiati davanti a Dio e agli uomini. Chiedi perdono e pentiti raccontando tutto quello che hai visto e sentito tra i mafiosi. Svela i nomi e gli sporchi affari di chi ti sei ritrovato vicino, stando ad accuse che sono palate di fango sulle nostre vite…”.

La vedova del poliziotto che ha dato la vita per proteggere Giovanni Falcone, ucciso insieme alla scorta, alla moglie Francesca Morvillo dalla mafia nel 1992, sente talmente tanto il peso dei legami mafiosi del fratello che arriva a dire: “Vorrei morire io. Travolta dalla vergogna. Ma forse un modo per uscirne, per non soffocare, per tenere ancora la testa alta c’è. E dipende da Caino…”.

Rosaria Costa lancia un appello al fratello dicendogli che l’unica via per salvarsi e per salvarci è: “chiedere ai magistrati di essere ascoltato, di ammettere tutte le sue colpe, se ne ha, e di rivelare ogni recondito segreto, se ne conosce. Parlare e accettare il giudizio degli uomini, non solo quello di Dio”.

Il figlio di Vito Schifani e della sorella dell’imputato fa parte della Guardia di Finanza che quando avvenne la terribile strage aveva solo quattro mesi. Figlio che adesso è cresciuto ed ha giurato fra i cadetti, partecipando a manifestazioni antimafia con il capo della polizia, con Don Ciotti e con gli altri familiari di vittime di mafia. Rosaria Costa, distrutta da quanto fatto dal fratello alla famiglia che ha vissuto per anni un dolore inspiegabile pensa a Giuseppe, Pino per gli amici, con rammarico chiedendo: “scusa al mondo per avere avuto un mostro in famiglia”.

La donna aveva deciso di vivere in Liguria e mai avrebbe pensato di dover affrontare una tale struggente situazione ma con la stessa forza con cui si è rialzata dopo il dramma vissuto quando ha perduto suo marito dice al fratello che se non dovesse pentirsi lo ripudierebbe: “definitivamente ma non può restare in silenzio rovinando pure i suoi ragazzi, un figlio benzinaio, una figlia estetista. Li affosserebbe per sempre“.

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