Messina, ordinanza anti-Covid-19 del sindaco De Luca tra refusi e polemiche

ponte stretto

Fa discutere la nuova ordinanza anti-Covid-19 emanata da Cateno De Luca, sindaco di Messina, e contenente misure ancor più restrittive legate all’ingresso della città peloritana, insieme a Castel di Iudica e Ramacca, in zona rossa per l’elevato numero di contagi da Coronavirus. Firmata domenica 10 gennaio, essa, in particolare nel suo punto 11, dispone dei provvedimenti molto duri che hanno suscitato l’opposizione dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, e dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Andrea Argento, Cristina Cannistrà, Giuseppe Fusco, Paolo Mangano e Giuseppe Schepis.

A essere criticata in particolare la disposizione, in vigore da giorno 15 gennaio, di sospensione delle “attività di vendita di beni di prima necessità”. Se l’assessore Razza ha invitato il sindaco De Luca a rettificare il provvedimento, i consiglieri pentastellati hanno inviato una nota urgente contro l’ordinanza al Prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi. Il primo cittadino peloritano ha tenuto quindi a fare delle precisazioni attraverso una diretta realizzata nella serata di lunedì 11 gennaio sulla propria pagina Facebook: “Voglio dire all’assessore Razza che già ieri – domenica 10 gennaio n.d.r. – ho precisato che c’era un refuso nella mia ordinanza che correggerò. Tale ordinanza entrerà in vigore venerdì e applicherà delle restrizioni maggiori e necessarie alla zona rossa voluta dalla Regione. Tuttavia, vorrei chiedere all’assessore di pensare non a me, ma tutte le nefandezze che hanno fatto i suoi uomini a Messina portandoci in zona rossa. Mi sarà sfuggito quel refuso perché – ha precisato il sindaco De Luca – ero occupato a correggere soprattutto le cavolate dei tuoi uomini. Razza, perché non ti preoccupi invece di cambiare il manager dell’Asp La Paglia che non ha saputo gestire l’evoluzione della pandemia”.

Messina in zona rossa: l’ordinanza del sindaco De Luca

L’ordinanza firmata dal sindaco di Messina, Cateno De Luca, prevede – in particolare – la sospensione di molte attività a partire da venerdì 15 gennaio. Tra queste rientrano le imprese che commercializzano prodotti surgelati, i negozi di computer, di attrezzature per le telecomunicazioni, di elettronica di consumo audio e video nonché di elettrodomestici. Chiusure pure per le attività di vendita di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione. Sospesi i negozi di ferramenta, di articoli igienico-sanitari, di oggetti per il giardinaggio e di articoli per l’illuminazione e sistemi di sicurezza in esercizi specializzati.

Stop a librerie, cartolerie, negozi di confezioni calzature e giocattoli per bambini e neonati nonché negozi di biancheria personale, articoli sportivi, biciclette e oggetti per il tempo libero. Sospesa la vendita di autoveicoli, motocicli e relative parti e accessori. Chiuse le erboristerie, i negozi di articoli medicali e ortopedici, le profumerie, i negozi di cosmetici, i fiorai e i negozi per animali domestici. Sospesa la vendita di materiale per ottica e fotografia, il commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini, di articoli funerari e cimiteriali e la vendita dei distributori automatici.

Le attività di ristorazione possono eseguire l’asporto fino a giovedì 14 gennaio, consentito il domicilio fino alle ore 24:00. Da venerdì sospesa l’attività sugli interventi di edilizia privata che può proseguire solamente per garantire i lavori improcrastinabili di messa in sicurezza e di completamento di opere di cui sia stata disposta l’esecuzione con urgenza mediante atto amministrativo e/o giudiziari.

Inoltre, come precisato dal primo cittadino di Messina sulla sua pagina Facebbok, “da venerdì 15 gennaio all’interno degli ipermercati non potranno essere venduti quegli articoli, diversi dai generi alimentari, per i quali abbiamo disposto la sospensione dell’attività al pubblico (es. lampadine, biancheria intima, ferramenta, piante, etc.). Quindi rimangono sempre aperti, anche dal 15 gennaio in poi, gli esercizi di vendita di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabacchi e le edicole”.

Aiuti per la cittadinanza

Il Comune di Messina ha previsto delle agevolazioni per aiutare la popolazione in questo periodo di difficoltà. Di seguito le parole del sindaco De Luca sul supporto ai cittadini: “Per i primi sei mesi del 2021 oltre alla family card anche il rimborso delle utenze di luce, acqua e telefono, del canone di locazione per le famiglie sotto la soglia di povertà e la sospensione del pagamento dell’affitto per le famiglie che risiedono in immobili del comune. Di queste scelte mi assumo le responsabilità in considerazione della grave situazione che si sta verificando in città e del contagio ormai fuori controllo”.

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