Operazione anti-mafia: Decreti di fermo per 9 indagati legati alla famiglia “Santapaola-Ercolano”

Nell’ambito di un’operazione condotta dalla Procura Distrettuale della Repubblica, oltre 100 Carabinieri hanno eseguito decreti di fermo nei confronti di 9 individui, alcuni dei quali legati da vincoli familiari con esponenti di spicco della famiglia “Santapaola-Ercolano”. Le accuse, gravissime, includono associazione di tipo mafioso, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, oltre al possesso illegale di armi da fuoco.

L’indagine, avviata lo scorso anno e coordinata dalla Procura Distrettuale, è giunta a un punto critico dopo recenti sviluppi che hanno rivelato la pianificazione di un attentato omicidiario ai danni di Pietro GAGLIANO, associato al clan “Cappello – Bonaccorsi”. Personaggi di rilievo dell’associazione mafiosa “Santapaola-Ercolano” sarebbero stati coinvolti in questo progetto, nato da una discussione avvenuta lo scorso ottobre nel quartiere San Cristoforo di Catania.

Il coinvolgimento di esponenti di spicco della famiglia “Santapaola-Ercolano” è emerso nelle indagini, in particolare di Sebastiano Ercolano, figlio di Mario Ercolano, e nipote di Aldo, entrambi detenuti per gravi reati legati alla criminalità organizzata. Sebastiano avrebbe avuto un ruolo di primo piano nell’organizzazione dell’attentato, pianificando con attenzione ogni dettaglio per colpire la vittima e assicurare la fuga degli esecutori.

Le indagini hanno altresì evidenziato gli sforzi degli indagati nel riorganizzare la struttura dell’associazione mafiosa, fortemente indebolita dall’azione repressiva delle autorità nel corso del tempo. Si sospetta che Sebastiano Ercolano stesse cercando di assumere un ruolo guida all’interno dell’associazione, concentrando risorse finanziarie nell’attività illecita di spaccio di droga e nell’acquisizione di armi per rafforzare la capacità intimidatoria e contrastare i clan rivali.

Particolarmente preoccupante è emerso il numero di armi a disposizione degli indagati e la loro capacità di accedere a armamenti sempre più sofisticati, alimentando un mercato illegale in grado di soddisfare le richieste di varie fazioni mafiose senza distinzioni di clan.

Le indagini hanno anche messo in luce una netta distinzione tra le vecchie e nuove generazioni di mafiosi, con quest’ultima incline a uno stile di vita più esibizionista sui social e meno cauta nell’uso della violenza.

L’attività investigativa ha rivelato inoltre interazioni tra vari gruppi della famiglia di Cosa Nostra etnea e con clan avversari, generando momenti di tensione e persino scontri armati. In un contesto simile, in passato, i Carabinieri hanno arrestato un individuo legato alla famiglia “Santapaola-Ercolano” per detenzione illegale di armi e munizioni.

Recentemente, altre azioni hanno portato all’arresto di due soggetti trovati in possesso di cocaina, probabilmente destinata alla distribuzione, e il collegamento con alcuni destinatari dei decreti di fermo.

Attualmente, Antonino RAZZA resta in carcere mentre gli altri 8 soggetti sono stati posti in custodia cautelare.

La magistratura continua a condurre approfondimenti per sgominare le reti criminali e porre fine all’attività mafiosa in questa zona.

Elenco dei destinatari di fermo:

  1. ASSINNATA Salvatore, nato a Catania il 15.09.1972;
  2. CULTRARO Giuseppe, nato a Catania il 7.4.1980;
  3. ERCOLANO Sebastiano, nato a Catania il 10.4.2003;
  4. FINOCCHIARO Davide Enrico, nato a Catania il 7.11.1985;
  5. FINOCCHIARO Salvatore, nato a Catania il 10.3.1975
  6. GAGLIANO Salvatore Pietro, nato a Catania il 3.8.1997;
  7. POIDOMANI Salvatore, nato a Catania il 16.8.1971
  8. RAZZA Antonino, nato a Catania il 4.3.1988;
  9. ROMEO Samuele, nato a Paternò (CT) il 14.3.1999.
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