Sono stati condannati all’ergastolo per omicidio dalla Corte di Assise di Palermo quattro capimafia del capoluogo siciliano, Salvatore Cataldo, Antonino Di Maggio, Giovan Battista Pipitone e Vincenzo Pipitone. I quattro erano accusati, a vario titolo, del duplice omicidio dei mafiosi Antonino Failla e Giuseppe Mazzamuto che sono stati sepolti sotto terra con una Fiat Uno su ordine dei boss di San Lorenzo Salvatore e Sandro Lo Piccolo. I capimafia ritenevano Failla e Mazzamuto responsabili della scomparsa di un loro familiare, Luigi Mannino, eliminato con il metodo della lupara bianca nel 1999. Vincenzo e Giovanbattista Pipitone erano imputati anche per l’assassinio di Giampiero Tocco, uomo che era stato rapito davanti alla figlia di 8 anni da un gruppo di killer camuffati da poliziotti. Tocco fu torturato, ucciso e sciolto nell’acido. La vittima fu uccisa perché i boss Lo Piccolo la consideravano la causa della morte del capomafia Peppone di Maggio, figlio dello storico boss di Cinisi.
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