Il GUP di Palermo ha condannato a pene comprese tra 10 mesi e 16 anni di carcere, con rito abbreviato, nell’ambito dell’inchiesta “Game over” 16 persone coinvolte nel giro dei clan mafiosi interessati alle scommesse online. Diversi soggetti erano imputati, a vario titolo, di mafia, estorsione, riciclaggio, traffico di droga e concorso in associazione mafiosa. L’indagine coinvolse tra gli altri anche Benedetto Bacchi, imprenditore di Partinico che, grazie a Cosa Nostra, avrebbe messo in piedi un impero economico proprio puntando alle scommesse. Oltre 700 agenzie, irregolari e sprovviste di concessioni, in tutta Italia. Oltre 40 solo in Sicilia dove, partendo dal nulla, Bacchi era diventato monopolista del settore. L’imprenditore però è sotto processo in ordinario e la sua posizione è stata stralciata. La pena più alta, 16 anni, è stata inflitta al boss Francesco Nania. L’inchiesta è stata coordinata dalla PM della DDA Amelia Luise.
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