La mamma di una bimba di due anni non riesce ad abbracciare il suo secondo figlio e perde la vita. Si infittisce il caso della morte della 39enne Candida Giammona morta a Palermo dopo il parto del suo piccolo Leon, anche lui deceduto, in circostanze ancora da chiarire. La vicenda ha sconvolto i familiari che vogliono sapere la verità su quanto accaduto alla donna e al figlioletto. La Procura del capoluogo siculo ha aperto un’inchiesta sul caso e disposto il sequestro delle cartelle cliniche.
Morte Candida Giammona: la ricostruzione
La donna, venerdì (29 gennaio 2021), si è diretta nella Clinica Candela per essere stimolata al parto. I medici poi avrebbero optato per un cesareo d’urgenza per motivi clinici ancora da comprendere. I sanitari hanno quindi disposto il trasferimento della donna all’ospedale Buccheri La Ferla e quello del neonato al Civico. Sono stati inutili i tentativi dei medici di salvare i due. Disperazione dei familiari che chiedono giustizia. “La Clinica Candela, partecipando al dolore dei familiari della signora Candida Giammona per la tragedia che stanno vivendo – si legge in una nota dell’avvocato Massimo Cocilovo, consigliere d’amministrazione della casa di cura del capoluogo siculo – rileva che da parte del proprio personale sanitario è stato fatto tutto il possibile per salvare la vita della paziente e del neonato, i cui decessi si ritiene siano stati determinati da un evento imprevisto ed imprevedibile e si affida, con piena fiducia, alle verifiche che la magistratura riterrà di effettuare“. Oggi dovrebbe essere eseguita l’autopsia. La donna, appassionata di moto, lascia una bimba di soli due anni e il marito. Continuano le investigazioni sulla questione.