Palermo, pazienti abbandonati al Villa Sofia: l’ospedale replica, Pullara chiede audizione

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Alcuni pazienti sarebbero stati lasciati privi di assistenza al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia di Palermo. È possibile osservare l’accaduto in un video diffuso sui social network qualche giorno addietro. La direzione strategica dell’azienda ospedali riuniti “Villa Sofia Cervello” di Palermo ha attivato un percorso per verificare i fatti e provvederà ad avviare azioni legali ai danni di chiunque dovesse diffondere a sua volta un video non pubblicabile. Riguardo alla pubblicazione sui canali social del filmino è in atto una denuncia alla Polizia Postale. La stessa dirigenza ha diffuso una nota di replica sulla vicenda.

“Rammarica fortemente che, prima ancora di sapere e di conoscere dettagli e situazione clinica e di contesto operativo nell’area d’emergenza del pronto soccorso del presidio Villa Sofia nell’ora e nel giorno in cui questo video viene girato, si emettano giudizi sulla qualità dell’assistenza sanitaria offerta dalla nostra azienda, di cui certamente i pochi secondi di registrazione video non possono essere il parametro di misura. La semplice visione del video senza i commenti, molto offensivi, porterebbe a considerazioni alquanto differenti rispetto al giudizio fuorviante che intenderebbe comunicare la voce narrante. La realtà complessa che contraddistingue un pronto soccorso andrebbe, infatti, valutata in base a una serie di dati caratterizzanti la qualità assistenziale e gestionale/organizzativa, tra l’altro recentemente oggetto di attività di controllo, con risultati positivi, da parte di una delegazione regionale. Le polemiche sul punto offendono l’abnegazione e gli sforzi massacranti che tutti gli operatori svolgono quotidianamente nel nostro come in altri pronto soccorso. Le immagini non testimoniano, ad esempio, i 60 accessi presenti in quel momento, non spiegano che gli operatori erano impegnati in codici rossi non illustrano come molti di essi non fossero presenti nelle aree di transito riprese, perché impegnati a preparare terapie e in altre attività. Inoltre, le barelle in pronto soccorso – non essendo un’area deputata alla degenza ordinaria – sono la regola, in quanto è un’area di emergenza e non certo di ricovero ordinario”.

Nel frattempo il vicepresidente della Commissione Salute all’Ars Carmelo Pullara ha chiesto al presidente della Commissione Salute, Margherita La Rocca Ruvolo, un’audizione urgentissima di tutta la Direzione Aziendale del nosocomio palermitano coinvolto, dell’Assessore per la Salute e del Dirigente Generale dell’Assessorato affinché chiariscano i fatti.

Santo Spartà

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