Il Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Catania NIL, nell’ambito di mirati servizi per contrastare le irregolarità nel lavoro e salvaguardare sia i diritti dei lavoratori sia la concorrenza leale tra le imprese, ha condotto una serie di verifiche nel settore del commercio e dei pubblici esercizi a Paternò.
Il primo accertamento ha riguardato un negozio di abbigliamento, gestito da una 31enne del posto, nel quale i militari dell’Arma hanno riscontrato la mancata sottoposizione dei dipendenti alla visita medica obbligatoria per la verifica dell’idoneità lavorativa, come previsto dalla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. La mancata sottoposizione a visita medica rappresenta una grave violazione, poiché gli accertamenti sanitari sono indispensabili per verificare l’idoneità del lavoratore alle mansioni svolte, prevenendo rischi professionali e infortuni.
Il secondo controllo ha, invece, interessato un esercizio commerciale di vendita al dettaglio di prodotti alimentari, di proprietà di un 42enne residente a Paternò: anche in questo caso, gli accertamenti hanno evidenziato l’omissione della sorveglianza sanitaria sui lavoratori, oltre ad altre carenze documentali relative alla sicurezza.
Il terzo intervento, infine, si è svolto in un salone di parrucchiera la cui titolare, una donna del posto di 45 anni, oltre alla mancata visita medica per i dipendenti, aveva impiegato manodopera “in nero”, ovvero lavoratori privi di regolare contratto.
Sulla base degli indizi raccolti, da verificare in sede giurisdizionale, tutti e tre i commercianti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e, complessivamente, i Carabinieri hanno contestato loro sanzioni amministrative per 5.850 euro e ammende per un totale di 4.275 euro, recuperando contributi previdenziali e premi assicurativi per 2.100 euro.