Peschereccio inabissato a San Vito Lo Capo, perizia: “Nessuna traccia chiara di collisione”

Parla l’avvocato Aldo Ruffino che assiste alcuni dei familiari delle vittime del peschereccio della marineria di Terrasini, imbarcazione inabissata il 13 maggio nelle acque di San Vito Lo Capo con a bordo Matteo, Giuseppe e Vito Lo Iacono. “La perizia del consulente della Procura, Giorgio Barbagelata, non ha risolto il mistero sull’incidente in mare tra la Nuova Iside e la petroliera Vulcanello. Non sarebbe stata trovata nessuna traccia chiara di collisione”.

Tant’è vero che sui campioni analizzati dal consulente non sarebbe stata rinvenuta la vernice dell’altra imbarcazione. Il prossimo giovedì si svolgerà l’incidente probatorio fissato dal gip locale. Sono indagati per naufragio, omicidio colposo e omissione di soccorso il rappresentante della società armatrice della Vulcanello (la Augusta Due srl) Raffaele Brullo, il comandante della petroliera, il napoletano Gioacchino Costagliola, il timoniere romeno, Mihai Jorascu, e il terzo sottufficiale di coperta, Giuseppe Caratozzolo di Palmi.

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