La procura di Palermo ha chiesto la condanna a oltre sette secoli di carcere per 56 tra boss, gregari, estortori e prestanomi dei clan palermitani finiti in manette nell’ambito dell’inchiesta denominata Cupola 2.0 che svelò il tentativo della mafia di ricostituire la commissione provinciale e ricostruì gli organigrammi dei mandamenti di Tommaso Natale, Porta Nuova, Pagliarelli, Misilmeri, Belmonte Mezzagno e Villabate. Il processo si svolge col rito abbreviato davanti al gup Rosario Di Gioia. L’accusa in aula era rappresentata dai pm della direzione distrettuale antimafia Amelia Luise, Dario Scaletta e Francesca Mazzocco. I pm hanno chiesto pena comprese tra 2 e 20 anni. Per i collaboratori di giustizia la procura ha sollecitato la concessione della speciale attenuante prevista dalla legge per il contributo dato alle indagini. Dall’inchiesta emerse il ruolo di vertice di Settimo Mineo, 80 anni, professione ufficiale gioielliere, già condannato al maxiprocesso. Per lui la procura ha chiesto 20 anni.
Articoli Correlati
-
Fiumefreddo di Sicilia (CT). Sorpresa e arrestata durante un servizio straordinario di controllo sul territorio.
Nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire ogni forma di illegalità diffusa, soprattutto nelle giornate di festa... -
Catania: Oculistica Policlinico: Testata Con Gran Successo Per La Prima Volta Al Mondo In Oftalmologia L’innovativa Tecnica Con Visore Apple
L’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” ha segnato un importante traguardo eseguendo la... -
Catania (CT). Centro storico. Bimbo si allontana dai genitori e si smarrisce. Immediate le ricerche dei Carabinieri del Radiomobile di Catania e del Reggimento a cavallo. Ritrovato dopo circa mezz’ora.
Tanta paura ed un lieto fine, questi gli elementi di una bella storia che ha visto...