Sequestrati beni del valore di circa 300mila euro perchè riconducibili a Salvatore Assinnata, 49 anni, originario di Paternò e ai suoi familiari. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Catania sezione Misure di Prevenzione e notificato dai carabinieri del nucleo Investigativo del comando provinciale di Catania, riguarda: una bottega nella zona centrale di Paternò, numerosi terreni e vari rapporti finanziari. Assinnata è ritenuto dagli investigatori “soggetto” di elevatissimo spessore criminale, inserito nel gruppo di Paternò della famiglia di Cosa Nostra etnea “Santapaola-Ercolano” all’interno del quale ricopriva incarichi di vertice.
Articoli Correlati
-
Catania. Maxi operazione antimafia dei Carabinieri: 21 arresti nei confronti di appartenenti all’organizzazione mafiosa dei “Cursoti Milanesi”
Oltre 200 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, con il supporto dei Reparti specializzati dell’Arma –... -
PATERNÒ (CT). Controlli straordinari dei Carabinieri contro l’immigrazione irregolare
Il rispetto delle norme che regolano la permanenza sul territorio nazionale rappresenta un principio fondamentale per... -
GRAVINA DI CATANIA. I Carabinieri ospitano gli alunni dell’Istituto “Michele Purrello” di San Gregorio di Catania.
A conclusione dell’anno scolastico, i Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno organizzato una giornata...