Sicilia, maltempo: dichiarato lo stato di calamità

Il governo Musumeci, così come per le precedenti alluvioni abbattutesi in Sicilia, ha deciso di dichiarare lo stato di calamità naturale e di chiedere lo stato d’emergenza per il maltempo registrato nel mese di novembre. Tali risorse serviranno a risolvere i danni subiti e a mettere in sicurezza i luoghi fortemente coinvolti.

In diversi territori si sono registrati forti temporali e trombe d’aria, allagamenti, frane, esondazioni di corsi d’acqua, crolli di infrastrutture e alberi ed interruzioni nei collegamenti stradali e ferroviari. Le zone maggiormente colpite sono quelle di Agrigento e le annesse province di Cammarata, Licata, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto e Ribera), di Caltanissetta, comprese Niscemi e Sutera, di Catania, ed in particolare la città metropolitana, Ramacca e Caltagirone), di Enna (Agira, Assoro e Regalbuto), di Messina (Gioiosa Marea, Lipari, Furci Siculo, Montalbano Elicona e Scaletta Zanclea), di Ragusa (Comiso, Giarratana e Modica) e di Siracusa compreso Palazzolo Acreide. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci spiega che la scelta assunta dal governo è inevitabile.

La stima dei danni è ancora in corso, anche perché si attendono le valutazioni definitive da parte delle amministrazioni locali. Ma c’è l’assoluta esigenza di ripristinare ovunque condizioni che consentano un ritorno alla normalità, eliminando ogni ulteriore situazione di rischio per le popolazioni. Si tratta di aree particolarmente vulnerabili per le quali non vanno lesinate risorse: gli interventi dovranno essere tempestivi e, soprattutto, risolutivi”.

 

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