Iniziata l’udienza in prosecuzione delle dichiarazioni spontanee dell’ex presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato. “Con le mie azioni di contrasto a cosa nostra ho procurato ingenti danni all’organizzazione criminale in diversi settori, dall’energia eolica ai termovalorizzatori” ha detto Lombardo. Prosegue dunque il processo d’appello che lo vede imputato, e scaturito dall’annullamento, con rinvio della sentenza di assoluzione per l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e la condanna a due anni – pena sospesa – per corruzione elettorale ma senza intimidazione e violenza, del procedimento di secondo grado, nel 2018. La procura generale di Catania, lo scorso 2 febbraio, aveva chiesto al termine della requisitoria, la condanna a sette anni e 4 mesi di carcere.
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