In Sicilia le scuole riapriranno giovedì 13 gennaio anziché lunedì 10. Questa la decisione arrivata dopo il lungo vertice tra il governo regionale, con gli assessori Razza e Lagalla, l’Anci Sicilia e le rappresentanze del mondo dell’istruzione e della fomrazione.
Una scelta presa alla luce dell’aggravata situazione epidemiologica e delle difficoltà logistiche già rappresentate, nella giornata di ieri, dal presidente Musumeci al governo nazionale.
Musumeci: “Posizione unanime sulla DAD”
“Al termine della riunione della task-force per la scuola, ha dichiarato Musumeci,registro la unanime posizione di rettori, dirigenti scolastici, rappresentanti sindacali e delle associazioni familiari, che ci chiedono di farci interpreti presso il governo nazionale della necessità di rivedere la attuale posizione sulla possibile scelta della didattica a distanza come strumento di accompagnamento temporaneo verso la piena didattica in presenza Lo abbiamo già fatto nei giorni scorsi e fino a ieri sera”.
“Abbiamo adottato soluzione più ragionevole”
“Frattanto, prosegue, la sensibilità che è stata evidenziata anche dai sindaci della Sicilia, non può lasciarci immobili, ma non possiamo neppure alimentare un inutile conflitto con il governo centrale che ha già annunciato di volere impugnare decisioni in contrasto con la legislazione vigente. Abbiamo adottato la soluzione più ragionevole, giuridicamente compatibile, che tiene conto della decisione di tutti: quella di utilizzare i nostri poteri di autonomia primaria sul calendario scolastico consentendo uno slittamento dell’apertura delle scuole di alcuni giorni, fino ad un massimo di cinque.
“Questo lasso di tempo, conclude il presidente, ci permette di cogliere lo stato di andamento della pandemia e consente alle scuole e al sistema sanitario di prepararsi a realizzare gli obiettivi condivisibili posti dal governo centrale. Ringrazio gli assessori Lagalla e Razza per l’impegnativo e per il non facile lavoro delle ultime ventiquattr’ore”
L’assessore Lagalla: “Decisione che rassicura sindaci”
“Ritengo che la decisione assunta oggi potrà rassicurare i sindaci e le comunità locali – spiega l’assessore Lagalla – nonché dare modo ai dirigenti scolastici di operare per favorire la ripresa delle attività didattiche in presenza, se la situazione epidemiologica lo consentirà”.