“In Sicilia c’è una politica del governo finalizzata a tutelare l’ambiente, come si può pensare di trasferire in Sicilia 4 depositi di scorie nucleari? Serve buon senso”. Lo ha affermato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ai microfoni di Tgcom24. “In questo momento alzare cartelli non serve, servono dati tecnici – prosegue -. Noi il confronto lo affrontiamo con determinazione con il governo centrale. Abbiamo gli elementi tecnici per contestare questa scelta. In Sicilia stiamo lavorando per combattere la desertificazione, in Italia siamo gli unici ad avere redatto il piano per l’amianto che si trascina da decenni. Che senso ha creare tensione in un momento in cui nessuno è in grado di muoversi? Ci vuole buon senso. Da domani pomeriggio saremo al lavoro con una apposita seduta di governo e senza alzare la voce saremo nelle condizioni di dimostrare che per la Sicilia e non solo per la Sicilia è stato preso un abbaglio. Abbiamo bisogno di altre cose per la Sicilia. Noi abbiamo 60 giorni dalla pubblicazione della carta per potere dimostrare che la scelta compiuta non è oculata, e i criteri di valutazione non corrispondono con la realtà dei luoghi. Noi riteniamo che possiamo dimostrare che la scelta compiuta sui 4 siti in Sicilia, 2 in provincia di Trapani, 1 in provincia di Caltanissetta e uno in provincia di Palermo è una scelta che possiamo confutare. Nomineremo un gruppo di esperti affinché entro 50 giorni si possa redigere un elenco nel quale confutare le scelte. Le vocazioni della Sicilia non sono quelle di diventare deposito delle scorie nucleari. La Sicilia è destinata ad accogliere turisti, è in gran parte incontaminata, e ha il maggiore numero di siti Unesco. Credo ci sia stata superficialità nell’adozione dei criteri. In Sicilia le strade sono o dello Stato o delle province, abbiamo chiesto un commissario straordinario per fare fronte alla manutenzione carente – conclude Musumeci -. In queste condizioni pensare di trasportare scorie nucleari è impensabile”.
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