Siracusa, droga e telefoni cellulari in carcere: arrestato l’avvocato del detenuto

I finanzieri del Comando provinciale di Siracusa e la Polizia penitenziaria del Nucleo Investigativo Centrale eseguono due misure cautelari personali, disposte dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un avvocato del foro del capoluogo aretuseo e di una donna. Entrambi, in concorso tra loro, hanno consentito ad un detenuto del Reparto Alta Sicurezza del carcere “Cavadonna” di entrare in possesso di hashish. Il legale, 67enne di Avola, è stato posto ai domiciliari mentre per la 30enne, compagna del detenuto in questione, viene applicata la misura cautelare dell’obbligo di soggiorno.

Le indagini sono state condotte dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Siracusa e dal Nucleo Investigativo Regionale Polizia Penitenziaria di Palermo, coordinato dal Nucleo Investigativo Centrale Polizia Penitenziaria di Roma e sotto la direzione della Procura della Repubblica locale. Dalle investigazioni è emerso che al detenuto, nel corso dei colloqui in carcere, l’avvocato ha consegnato diversi quantitativi di sostanza stupefacente che veniva divisa anche con gli altri soggetti ristretti nel medesimo reparto.

I congiunti del detenuto, l’ex moglie e le figlie di primo letto, si occupavano di procurare la droga e la consegnavano all’attuale compagna del recluso. La 30enne occultava la sostanza in vasetti di crema per uso cosmetico e dopo li affidava al legale che li recapitava direttamente al suo assistito. Il detenuto, inoltre, ha illegalmente avuto in uso telefoni cellulari con i quali chiedeva gli stupefacenti. Le attività di intercettazione delle utenze telefoniche hanno consentito di ricostruire, nel periodo compreso tra la fine di novembre dello scorso anno fino ai primi giorni di febbraio del 2020, sei distinte consegne di sostanze psicotrope, eseguite dall’avvocato.

All’interno dell’istituto penitenziario sono avvenuti due sequestri di stupefacenti a carico del detenuto in questione. La prima confisca si è verificata a dicembre e una seconda a febbraio dopo una perquisizione personale operata nei confronti del detenuto al termine di un colloquio con il proprio difensore. L’ultima operazione giovava per verificare le ipotesi degli inquirenti. Attualmente sono in corso altre attività di perquisizione, con l’ausilio di unità cinofile, a Siracusa e nelle camere del Reparto Alta Sicurezza. Sono in atto, inoltre, i trasferimenti in altri istituti penitenziari di cinque soggetti detenuti nella zona coinvolta. Sono indagati altri 6 soggetti che si sono adoperati per l’approvvigionamento della sostanza stupefacente intrattenendo contatti con i detenuti. Agli indagati, a vario titolo ed in concorso, sono contestati i reati di illecita detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.

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