Strage di Ustica, 40 anni dalla tragedia

Sono 81 le vite spezzate alle ore 20.59 del 27 giugno 1980, nel palermitano. Sono passati 40 anni dalla terribile strage di Ustica. Una vicenda che ancora oggi non appare chiara e trascina con sé dolore e incertezza. Nella data nefasta in questione, un aereo DC-9 della compagnia ITAVIA, in volo da Bologna a Palermo, con 81 persone a bordo precipitò in mare non lontano dall’isola del capoluogo siculo. Indagini e processi non sono bastati per scovare la reale causa del terribile incidente. La tesi più accreditata rimane quella che vede l’aereo abbattuto per errore nel corso di una battaglia aerea tra velivoli libici e della NATO (Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord). I nomi dei responsabili restano ancora un grande mistero.

L’aereo decollò dalla città emiliana con quasi due ore di ritardo rispetto all’orario di partenza previsto. Altro fatto noto è l’ultima conversazione registrata, poco meno di un’ora dopo, nella cabina di pilotaggio. “Guarda, cos’è?” sono le parole pronunciate alle ore 20.59. L’aeroporto di Palermo contattò l’aereo per coordinare la discesa ma non ottenne alcuna risposta. Furono, quindi, avviate le operazioni di ricerca. Trovati nella notte i primi rottami del velivolo, a poco più di cento chilometri dall’isola di Ustica.

Nella giornata odierna il premier, Giuseppe Conte, ha ricordato il terribile fatto. “La strage di Ustica, che 40 anni fa costò la vita a 81 persone, è una delle ferite più profonde nella storia del nostro Paese. L’impegno del Governo e delle istituzioni nella ricerca della verità non deve conoscere soste. La memoria da sola non basta: le vittime e i loro familiari meritano giustizia.

La volontà dell’esecutivo di fare chiarezza su quanto accadde nel cielo di Ustica la sera del 27 giugno 1980 non sarà un impegno isolato. È nostra intenzione far luce anche su tutte le altre pagine buie che hanno segnato la storia della nostra Repubblica e su cui continuano ad aleggiare troppi misteri insoluti.

Ho confermato al viceministro dell’Interno Vito Crimi l’incarico di seguire i lavori del Comitato consultivo sulle attività di versamento all’Archivio centrale dello Stato e agli Archivi di Stato della documentazione in possesso delle amministrazioni dello Stato. Il Comitato, costituito in attuazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 aprile 2014, è composto dai rappresentanti delle amministrazioni interessate ai versamenti documentali, nonché dai rappresentanti delle associazioni dei familiari delle vittime del terrorismo. Sto lavorando a una nuova direttiva che consenta di allargare il perimetro di queste ricerche e che venga incontro alle esigenze manifestate dalle associazioni dei familiari delle vittime durante i lavori del Comitato nel corso del 2019.

Non devono esserci più veli a coprire le pagine più tragiche della nostra storia nazionale”.

Fonte foto: pagina Facebook Giuseppe Conte

Giulia Baudo

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