Stretto di Messina, inaugurato nuovo traghetto. Falcone: “Unico orizzonte per la Sicilia rimane il Ponte”

“Questa nave non è un punto di arrivo ma una scommessa, che Bluferries e l’intero Gruppo Fs compiono sulla Sicilia, terra circondata dal mare, che ci impone di lavorare sui collegamenti, la logistica e le infrastrutture. In questo senso, da un lato plaudiamo al miglioramento dei servizi e ai meritori investimenti compiuti, dall’altro dobbiamo ribadirlo senza infingimenti: l’unico orizzonte e approdo possibile per la Sicilia rimane per noi il collegamento stabile fra l’Isola e la Calabria. Il Ponte sullo Stretto è l’opera che può trasformare la nostra Regione in una grande occasione di crescita per l’intero Mediterraneo, l’Europa e la mobilità internazionale“. Lo ha dichiarato l’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana, Marco Falcone, intervenendo al porto di Messina nel corso dell’inaugurazione del “Sikania”, nuova nave traghetto di Bluferries, società controllata da Rete Ferroviaria Italiana che si occupa dei collegamenti per passeggeri e mezzi gommati nello Stretto di Messina.

Sul posto l’assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria, Domenica Catalfamo, l’amministratore delegato e direttore generale di Rfi, Vera Fiorani, l’amministratore delegato di Bluferries, Giuseppe Sciumè, l’assessore del Comune di Messina, Dafne Musolino, e il vicesindaco di Villa San Giovanni, Maria Grazia Rechichi, La nave “Sikania” è un traghetto gemello del “Trinacria”, in servizio dal 2019 sullo Stretto. L’imbarcazione è lunga 104 metri e larga 18, costruita in Grecia utilizzando moderne tecnologie che consentono di abbattere le emissioni di Co2 e ridurre il consumo di carburanti, lubrificanti e rifiuti pericolosi nel corso della navigazione.

Accogliamo questa innovativa nave con entusiasmo e ci complimentiamo con tutti i protagonisti di una sfida che – ha aggiunto Falcone -, tuttavia, non deve essere sostitutiva del volere della Sicilia e della Calabria, appunto il Ponte. Un’opera su cui ormai il consenso è ampio e trasversale e su cui, dunque, il governo Draghi deve esprimersi abbandonando certe remore ormai superate”.

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