È valida dalle 14 di oggi l’ordinanza della Regione Siciliana, fino alla fine dello stato di emergenza, che consente anche a chi non è in possesso del Green Pass rafforzato di attraversare le due sponde dello Stretto.
Dopo “l’ultimatum” al Ministro della Salute Speranza, dunque, il presidente isolano procede con un atto ufficiale per superare le criticità dell’ordinamento nazionale. Un provvedimento, quello di Musumeci, che riprende la logica delle deroghe concesse dal governo Draghi per le isole minori. Per spostarsi tra Sicilia e Calabria, dunque, sarà sufficiente esibire l’esito negativo di un tampone eseguito nelle ultime 48 ore.
Nell’ordinanza si legge che: “ai soggetti che si avvalgono delle navi aperte per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina a bordo di autovetture o di altro mezzo di trasporto è fatto divieto di abbandonare il mezzo medesimo per tutto il tempo della traversata. Se si tratta invece di pedoni, gli stessi sono obbligati a permanere negli spazi comuni aperti delle imbarcazioni, restando al contrario inibito l’accesso ai locali chiusi. In ogni caso, è fatto obbligo per tutti i passeggeri di mantenere indossata, per tutto il periodo di permanenza a bordo dei suddetti mezzi di trasporto marittimo, una mascherina Ffp2″.
Il commento di Nello Musumeci
“Poniamo fine così – dichiara Musumeci – a un’assurda ingiustizia ai danni soprattutto dei passeggeri siciliani. Una norma discriminatoria del governo centrale al quale abbiamo fatto appello già da due settimane, affinchè si rimediasse. È assurdo che nella Penisola ogni cittadino privo di vaccino mossa spostarsi da una regione all’altra, mentre per passare dalla Sicilia alla Calabria si debba esibire il certificato verde. Sanno tutti che non sono mai stato generoso con i no vax, ma qui si mette in discussione persino l’appartenenza della Sicilia al resto d’Italia. Voglio sperare che anche il collega Occhiuto della Calabria, al quale ho preannunciato la mia iniziativa, intenda adottare lo stesso provvedimento. Roma deve smetterla di apparire arrogante o distratta verso i diritti dei siciliani”.