Stromboli nella notte sequenza esplosiva: i comunicati dell’INGV

L’Etna chiama, lo Stromboli risponde. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha diffuso nella notte diversi comunicati sull’attività del vulcano delle Isole Eolie.

Ore 01:35 (UTC) – “Le reti di monitoraggio hanno registrato alle ore 02:34 (01:34 UTC), una repentina variazione dei parametri monitorati. In particolare si osserva un’anomalia termica dalle telecamere di sorveglianza“.

Ore 02:13 (UTC) – “Alle ore 1,32 50 UTC si è registrata una prima esplosione di minore intensità seguita da una seconda esplosione di maggiore intensità alle ore 1,33 30 UTC al cratere di NE. L’altezza dei prodotti ha raggiunto un’altezza di circa 200 m, la maggior parte dei prodotti è ricaduta nella Sciara del Fuoco. Dal punto di vista sismico, dalle 01:32 alle 01:34 UTC è stata registrata una sequenza di circa 10 eventi esplosivi il più energetico dei quali alle ore 01:33 UTC, seguita da una fase di moderato incremento del tremore conclusasi alle 01:37 UTC circa“.

Ore 03:40 8UTC) – “Dalle analisi delle immagini delle telecamere si è rilevata una sequenza esplosiva nell’area Nord, iniziata con tre eventi di minori intensità, rispettivamente alle ore 1:32:50, 1:33:00 e 1:33:10 UTC. Dopo circa dieci secondi, si è verificata una esplosione maggiore alle ore 1:33:30 UTC con una durata di circa 10 secondi e si è conclusa alle 1:34:00 UTC. Quest’ultima attività ha prodotto una ricaduta di materiale grossolano lungo la Sciara del Fuoco ed una parte di materiale è ricaduta in direzione del Pizzo. Dal punto di vista sismico, dopo la fase di incremento dell’ampiezza del tremore che ha seguito la sequenza esplosiva, segnalata nel comunicato precedente, i valori sono rientrati nella norma. Non si osservano variazioni significative nel tasso di occorrenza degli eventi esplosivi. I dati di deformazione non mostrano variazioni significative“.

Ore 08:40 (UTC) – “Le reti di monitoraggio hanno registrato alle ore 09:39 (08:39 UTC), il rientro dei parametri alla normale attività“.

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