Termini Imerese, uomo condannato per traffico di migranti e contrabbando muore in carcere

carceri; carcere augusta

Chiheb Hamrouni, 29enne tunisino residente a Marsala, muore nel carcere di Termini Imerese. Il soggetto era uno dei principali imputati nel processo scaturito dall’operazione “Scorpion Fish” su traffico di migranti e contrabbando di sigarette.

La seconda sezione della Corte d’Assise d’Appello di Palermo lo scorso giugno ha confermato la condanna dell’individuo riducendo la sua pena da 7 anni e 4 mesi a 6 anni e mezzo più 116 euro di multa. Il legale della vittima, Fabio Sammartano, ha diffuso la notizia. “La salma è stata posta sotto sequestro, a disposizione dell’autorità giudiziaria di Termini Imerese, il pm Giacomo Barbara, e verrà eseguita l’autopsia. La direzione del carcere ha avvisato il difensore riferendo di un arresto cardiaco. Tuttavia gli stessi uffici hanno avvisato anche i familiari abitanti nel trapanese precisando loro di un’aggressione subita in cella con circostanze ancora da chiarire. Il detenuto aveva da poco reso importanti dichiarazioni nell’ambito di altre indagini della Dda palermitana in materia di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e contrabbando transnazionale di tabacchi lavorati esteri nell’ambito delle operazioni Scorpion Fish 2 e Scorpion Fish 3“.

Sono in corso indagini per chiarire la causa del decesso.

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