Tragedia di Partinico (PA), imprenditore confessa l’omicidio dell’amante incinta: “L’ho uccisa, mi chiedeva soldi”

Carabinieri

Nuovi dettagli sulla tragica vicenda accaduta a Partinico, nel palermitano, dove Ana Maria Lacramioara Di Piazza è stata uccisa a coltellate dall’amante, l’imprenditore di cinquantuno anni Antonino Borgia. La donna voleva rivelare tutto alla moglie dell’uomo, per non farlo chiedeva dei soldi e inoltre era anche in gravidanza. Da un video di una videocamera di sicurezza di una villa, portato da un testimone ai Carabinieri, si vede perfettamente la feroce aggressione e si sente anche l’audio. “Non uccidermi, sono incinta e ti amo” dice la vittima.

L’assassino è stato arrestato e ha confessato i fatti. L’uomo è quindi accusato di omicidio, porto illegale di arma, occultamento di cadavere e procurato aborto. L’autopsia, sarà eseguita domani, e chiarirà se la donna era realmente in stato interessante.

La vittima secondo la confessione dell’uomo aveva chiesto dei soldi all’amante, circa 3 mila euro, dicendogli che in caso contrario avrebbe detto tutta la verità alla moglie. Borgia aveva promesso, la sera prima dell’omicidio, di dare il denaro alla donna.

Due settimane fa – sostiene l’imprenditore – lei era in Romania e mi ha mandato un messaggio in cui mi ha scritto che si era fatta tutti gli esami perché era svenuta e aveva scoperto di essere incinta. Mi ha detto che il figlio era mio e che non poteva portare avanti la gravidanza perché già aveva un figlio e la madre l’avrebbe mandata via di casa“.
L’uomo, secondo la ricostruzione, accoltella alla pancia la vittima che tenta invano di fuggire. L’imprenditore ha rincorso la donna facendola salire sul furgone, mezzo bianco che aveva usato per incontrarla, e giurando alla trentenne che l’avrebbe portata in ospedale.

La donna urla, grida che si percepiscono nel video in possesso dei militari, “Ma che fai aspettiamo un bambino, io ti amo. tu mi ami? Buttalo quel coltello Devo morire? Dimmelo devo morire?“.

L’uomo sembra più calmo e si dirige, come promesso alla vittima, verso il nosocomio. Nei pressi del ponte dell’autostrada, all’altezza di Partinico, i due riprendono a litigare e il mezzo si ferma. La donna cerca di scappare e nel frattempo una signora, che ha assistito alla scena, allerta i Carabinieri. A quel punto Borgia prende un bastone e colpisce ripetutamente alla testa l’amante e poi le taglia la gola. L’uomo dopo aver ucciso la donna avvolge il suo corpo in delle lenzuola e in delle coperte, poi lo lega con una corda e lo nasconde in un campagna ricoprendolo di foglie. Dopo risale sul furgone e si dirige in un bar a fare colazione, pulisce quindi la vettura e inizia tranquillamente a lavorare.

Borgia nella sua confessione ha inoltre detto: “Dal primo rapporto lei ha cominciato a chiedermi soldi, dicendomi che altrimenti mi avrebbe rovinato. Io glieli davo e continuavamo a vederci e ad avere rapporti, anche se non molto di frequente. Io le dicevo che avevo difficoltà economiche. Non so dire se avesse prove contro di me che poteva riferire a mia moglie. Giovedì sera mi aveva chiesto 30000 euro“.

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