Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, esclude un’intesa con il primo cittadino di Messina, Cateno De Luca, per la candidatura alla presidenza della Regione Siciliana. Pogliese, in un’intervista a “IlSicilia.it”, smentisce la notizia e sottolinea la propria volontà di voler rimanere il capo dell’amministrazione comunale etnea. “Un patto tra me e De Luca per la candidatura alla presidenza della Regione? Non scherziamo, voglio bene all’amico e collega Cateno ma io ho scelto di fare il sindaco di Catania e voglio continuare a lavorare per la mia città e per i catanesi“.
Un post sui social di De Luca sull’incontro tra i sindaci metropolitani ha dato vita a moltissime polemiche che vedevano i due coinvolti in una sorta di “patto generazionale” per la presidenza della Regione.
“L’accordo tra me e De Luca per la mia candidatura alla presidenza della Regione? La potrei definire la solita scatenata – prosegue Pogliese -. Voglio bene a Cateno, è un amico e ho simpatia per lui ma ci tengo a ribadire che io ho fatto una scelta di vita e di cuore, prima ancora che politica. Ho deciso di fare il sindaco di Catania e continuerò a farlo, ovviamente sino a quando i catanesi lo vorranno. Mi sono dimesso dal Parlamento Europeo per servire la mia città e per salvarla da un disastro assoluto, che ho ereditato e che ancora adesso esige un grande impegno da parte mia e dell’amministrazione che mi onoro di guidare. Quella mia scelta d’amore per Catania non cambia e la rifarei altre mille volte: c’è da risanare un miliardo 580 milioni di debiti e stiamo affrontando tutti i problemi ereditati con grande determinazione, spirito di sacrificio e senso di responsabilità, perché Catania è una grande città e merita un futuro all’altezza della sua storia. Le valutazioni di De Luca su Musumeci non le condivido. Il presidente sta facendo un ottimo lavoro, sta lavorando bene – chiosa il primo cittadino -. Comprendo perfettamente le sue difficoltà perché anche lui sta affrontando l’eredità di un disastro, come quella che ho trovato io al mio insediamento da primo cittadino di Catania e sono le macerie che allo stesso modo ha trovato Musumeci nel dopo-Crocetta”.