Approvate all’Ars le variazioni al bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2020 e per il triennio 2020-2022. La cosiddetta “manovrina”, che ha ottenuto l’ok delle commissioni Affari Istituzionali, Bilancio e Attività Produttive, prevede lo stanziamento di ingenti fondi per la forestale (circa 33 milioni); per i parchi e le per le riserve (rispettivamente 3,4 milioni e 1,2 milioni); per Asu-Pip (5,6 milioni); per Siciliacque (2,5 milioni); per l’Istituto Regionale della Vite e dell’Olio (1,9 milioni). Previsti inoltre sostegni economici in favore dei Comuni dichiarati zona rossa e dei lavoratori di Resais. Nel settore dei trasporti saranno invece stanziati 1,7 milioni per l’aeroporto di Comiso, 1 milione per l’Amat di Palermo e 75mila euro per la ricapitalizzazione di Airgest (la società che gestisce l’aeroporto Birgi).
Non solo mancate le critiche da parte dell’opposizione, la quale lamenta l’insufficienza dei fondi che dovrebbero sostenere tali misure economiche. “Una Manovra senza fondamento che si basa in buona parte sul fondo destinato alla copertura per le minori entrate – ha dichiarato Giuseppe Lupo, capogruppo PD all’ARS – Il governo Musumeci sta pericolosamente imboccando un tunnel senza via di uscita mortificando le regole della contabilità pubblica e mettendo a rischio la manovra finanziaria e il futuro economico della Regione”.
Ancora più dure le parole del pentastellato Luigi Sunseri. “Le Manovre con coperture molto incerte stanno divenendo il marchio di fabbrica del Governo Musumeci – ha dichiarato il deputato M5S – Era accaduto con la cosiddetta Finanziaria di guerra, incentrata sulla rimodulazione dei fondi europei, si sta riproponendo ora con il ddl sulle variazioni di bilancio, costruito con una clausola di salvaguardia che si basa non su una norma, ma su una proposta di norma attualmente all’esame del consiglio dei ministri. Mi pare un modo di legiferare veramente folle”.
Anna Aqueci