I carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Giarre, impegnati in un servizio di vigilanza sul territorio per prevenire reati di furto e crimini, hanno fermato due giovani nei pressi di un esercizio commerciale di via Marina, a Fiumefreddo di Sicilia, dopo aver notato uno scooter con il motore acceso e un giovane con il casco indossato, in un’area considerata a rischio per la sicurezza pubblica. Erano le 4:00 e l’attenzione dei carabinieri è stata attirata da un giovane che è sbucato repentinamente da un’autovettura parcheggiata in una zona buia, cercando di salire velocemente a bordo dello scooter, mostrando comportamenti sospetti.
I due, identificati in un 24enne residente a Calatabiano e un 16enne originario di Fiumefreddo di Sicilia, hanno mostrato evidente agitazione durante il controllo di polizia e non sono riusciti a fornire motivazioni plausibili circa la loro presenza in quel luogo e a quell’ora tarda, sollevando sospetti di possibile attività criminale. I carabinieri hanno quindi proceduto all’ispezione, sia nei confronti dei fermati sia sul ciclomotore, dove è stata recuperata una pistola a salve calibro 9 mm, con tappo rosso e priva di colpi, che il conducente ha subito reclamato come propria, senza però spiegare perché ne fosse in possesso, violando le leggi sul porto di armi.
Nel marsupio del minorenne, i carabinieri hanno trovato un coltello a serramanico lungo 15 centimetri e un oggetto artigianale tipo “tirapugni”, realizzato con bulloni saldati tra loro, oggetti pericolosi che possono essere utilizzati come armi improvvisate. Le armi e i manufatti pericolosi sono stati immediatamente sottoposti a sequestro e i due ragazzi sono stati denunciati per il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere, un reato grave che mette a rischio la sicurezza della comunità.