Catania, accordo Fials-Garibaldi su lavoratori esternalizzati: spiragli per riconoscimento giusta mansione

musumeci; civico

Un accordo sindacale siglato da Fials e dall’azienda Arnas Garibaldi di Catania consentirà ai lavoratori delle dipendenze di ditte esterne di ottenere un punteggio aggiuntivo nei futuri concorsi ospedalieri per ogni anno di servizio svolto sperando di essere inquadrati nella giusta mansione. Lo rende noto il sindacato Fials, guidato da Agata Consoli, che spiega come per la prima volta si sia aperto uno squarcio nella vertenza che interessa in tutta l’isola migliaia di lavoratori e almeno 500 nel catanese.

Sono figure inquadrate come pulizieri ma chiamate a svolgere compiti di Oss (Operatore socio sanitario) che percepiscono uno stipendio inferiore a quello che spetterebbe loro e sono dequalificati. “Inoltre in caso di concorso pubblico la loro attività non era neanche riconosciuta – dice Agata Consoli -. Con questo accordo si compie un primissimo passo per il riconoscimento di queste professionalità. Sappiamo che è solo una goccia nell’oceano e che certamente tanto e tanto ancora bisogna fare, ma è importante avere mosso un primo passo. Dobbiamo innanzitutto ringraziare l’Arnas Garibaldi per aver accolto e fatto propria la nostra istanza di revoca in autotutela del bando degli Oss, in quanto mancante dei requisiti indicati dall’assessorato regionale per la validità della procedura. In questo senso, sono stati fissati i criteri per rendere i futuri bandi confacenti a quanto normativamente previsto. Speriamo, peraltro, che ciò possa servire da esempio anche per le altre aziende ospedaliere e sanitarie. Un ulteriore plauso all’amministrazione del Garibaldi va riconosciuto per aver dimostrato grande sensibilità nell’accettare l’indicazione di individuare dei punteggi da attribuire anche ai lavoratori della cooperativa esterna, per valorizzare la loro esperienza lavorativa all’interno dell’azienda stessa”.

La Fials rendo noto che “l’odierno intervento tardivo di coloro che, tra politici e sindacalisti, avrebbero dovuto intervenire già da tempo su detta questione, evitando che la situazione si protraesse e degenerasse come accaduto, rischia di produrre ulteriori incomprensioni: comunque non è il momento di perdersi in inconcludenti rimpalli di responsabilità passate e di mancati interventi, ma è invece indispensabile un confronto serio e costruttivo tra tutti i soggetti coinvolti, allo scopo di trovare soluzioni condivise ed efficaci”.

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