“Oggi la città di Catania rende onore a un suo grande figlio, con una struttura multimediale moderna, innovativa e immersiva che permette al visitatore di fare un salto indietro nel tempo e vivere atmosfere, luoghi, musiche, emozioni del mondo di Bellini che qui ha abitato, lavorato e creato musiche inarrivabili”.
Lo ha detto il commissario straordinario del Comune, Piero Mattei, nel presentare il “Museo virtuale della Musica BellinInRete”, nel Palazzo Gravina Cruyllas, inaugurato ufficialmente a conclusione dei lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’intero polo museale dedicato al Cigno catanese, con annessa casa natale. Il museo è stato realizzato sulla base di un accordo stipulato negli anni scorsi dal Comune con l’Università degli studi di Catania (Dipartimento di Scienze Umanistiche) e con l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Cnr-Catania.
Sono intervenuti, il prefetto Maria Carmela Librizzi, la sovrintendente ai Beni Culturali Donatella Aprile, il sovrintendente del Teatro Massimo Bellini Giovanni Cultrera, la responsabile scientifico del progetto multidisciplinare, Maria Rosa De Luca, docente dell’Università di Catania, e rappresentanti di diverse altre istituzioni cittadine.
Per il Comune erano presenti anche il capo di Gabinetto Giuseppe Ferraro, i dirigenti della Cultura, Paolo Di Caro, e dei Lavori pubblici, Fabio Finocchiaro, i responsabili del sistema museale, Valentina Noto, e dei diversi uffici coinvolti.
“Mi ha colpito molto – ha sottolineato il commissario Mattei – la ricostruzione di parti di edifici dell’epoca, di luoghi belliniani, da Napoli a Milano, fino ai foyer dei teatri di Parigi e Londra, lungo un itinerario museale ricco di testi, suoni e immagini. Eccezionale anche la corposa documentazione presente negli archivi, soprattutto le tante lettere autografe che avvicinano ai sentimenti dell’artista e dell’uomo Bellini. Mi spiace solo di non poter dare, come avrei voluto, la notizia dell’acquisizione di una lettera che Vincenzo Bellini aveva inviato al suo editore Ricordi, perché purtroppo il collezionista che la detiene ha fatto un passo indietro, ma mi auguro che sia solo un ripensamento temporaneo”.
“Quando si apre un luogo di cultura, e alla cultura, e si mette a disposizione della collettività – ha dichiarato il prefetto Librizzi – credo sia il senso più alto di una città, del suo vivere civile. L’averlo fatto con un personaggio che ha dato lustro in tutto il mondo a Catania, ha una doppia valenza. Consentire quindi di fare visitare questo luogo, soprattutto agli studenti e ai ragazzi, significa accrescere l’offerta culturale del nostro territorio e, come sappiamo, la cultura è bellezza ma è anche senso civico, che è quello che si deve costruire in maniera esponenziale in questa città”.
Il progetto multimediale Bellini, finanziato con i fondi del Patto per Catania per circa un milione di euro, ha l’obiettivo di valorizzare l’enorme patrimonio culturale che si trova nella Casa Natale del Cigno catanese – dove sono custoditi oggetti di inestimabile valore artistico- nell’ambito della complessiva riqualificazione del sito di piazza San Francesco, che ospita la sede del Museo, e del rilancio generale della rete museale cittadina programmato dalla direzione Cultura.
I dettagli del progetto, che avvicina Catania alle città di altri grandi musicisti – quali Verdi, Rossini, Donizetti, Puccini, Mascagni – sono stati illustrati dalla professoressa De Luca e dal direttore Di Caro.
Il museo è caratterizzato da un innovativo allestimento scenografico e multimediale della storia artistica e biografica del compositore, che permette la fruizione di un inedito percorso museale, basato sull’impiego simultaneo di testi, suoni e immagini in formato digitale, che accompagnano il visitatore in un racconto completo della vita di Bellini, grazie alla presenza di originali cornici scenografiche e stanze multimediali dedicate alla proiezione di immagini e video di repertorio ed esposizione di oggetti, documenti, lettere e partiture.
Il circuito offre inoltre la possibilità di accedere alla corposa catalogazione del patrimonio archivistico e museale anche tramite foto ad alta risoluzione, o la creazione digitale delle lettere di Vincenzo Bellini conservate nel Museo.
Sfruttando l’impatto pervasivo delle tecnologie, il Museo Multimediale offre una fruizione innovativa e immersiva e interattiva dei documenti. E’ stata predisposta anche una adeguata segnaletica museale, con la dotazione di un sistema italiano/inglese di accesso ai contenuti audio/video, secondo le direttive europee per le istituzioni culturali e le raccomandazioni Icom vigenti in materia, e in conformità alle linee guida Open-Data adottate per assicurare il libero utilizzo dei dataset disponibili sul sito web di riferimento, www.museovincenzobellini.it, sviluppato da Ieeng Solution.
Le scenografie sono state realizzate da Civita-Mostre e Musei, gli allestimenti multimediali da TechnoLab Works e i contenuti digitali da Wonderlab.
Responsabile Scientifico della progettazione e organizzazione dei contenuti musicologici dell’allestimento è la prof.ssa Maria Rosa De Luca (Unict), responsabile scientifico della progettazione allestimento, organizzazione della conoscenza e edizione digitale lettere, il dott. Rosario Falcone dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Cnr, e il prof. Francesco Antinucci (Istc – Cnr), in relazione alla progettazione dell’allestimento del museo multimediale.