Politiche sociali in Sicilia, assessorato Famiglia finanzia 33 progetti di inclusione

Scavone; politiche sociali

Il Governo della Regione Siciliana finanzia 33 iniziative e progetti rivolti all’inclusione delle persone con fragilità e alle donne, promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale. L’assessorato della Famiglia, con una dotazione finanziaria di 1,7 milioni di euro, ha definito la graduatoria relativa all’avviso pubblico che sarà pubblicata nei prossimi giorni sul sito internet del dipartimento in questione. Il finanziamento è compreso tra i 40 e i 50mila euro circa e copre al massimo l’80% del costo complessivo del progetto, il restante 20% è a carico del soggetto proponente. Tra i progetti finanziati con i fondi trasferiti dal Ministero per le Politiche sociali, figurano “Agricoltura sociale: coltiva la rete” dell’associazione Terra nostra di Palermo, “Servizio di consulenza e d’informazione alle persone con sindrome di Down e alle loro famiglie” dell’Associazione italiana persone Down sezione di Catania, “Ricomincio da me” dell’associazione Vita nuova di Agrigento e “Inclusivamente agricoltura” dell’associazione Volontari di protezione civile San Teodoro di Messina. L’assessore alle Politiche sociali, Antonio Scavone, è intervenuta sul caso.

Due gli obiettivi dell’avviso il primo, con una dotazione finanziaria di un milione, riguarda i progetti da destinare ai disabili non gravi e ai soggetti fragili nel campo dell’agricoltura sostenibile; il secondo, con 700mila euro, punta al raggiungimento dell’uguaglianza di genere rivolto alle donne e alle ragazze. Studi scientifici hanno dimostrato che l’attività agricola come terapia aiuta a migliorare le capacità dei disabili e più in generale dei soggetti a rischio di esclusione sociale. Con questa misura finanziamo progetti che mirino all’inclusione socio-lavorativa di persone con disabilità o svantaggiate o di minori inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale, anche attraverso l’utilizzo delle risorse materiali ed immateriali dell’agricoltura al fine di sviluppare le loro abilità e capacità, per favorirne l’inserimento nel mondo del lavoro e l’autonomia nella vita quotidiana. Si punta alla promozione dell’autonomia lavorativa delle donne. Con le risorse appostate, finanziamo progetti come i parchi ludici per bambini allocati in comprensori lavorativi“.

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