Catania, Coro Teatro Bellini: serata del bel canto

Serata dedicata al bel canto, con i cori d’opera, quella che ha visto il Coro del Teatro Massimo Bellini esibirsi in alcune tra le più note melodie.

Direzione affidata al maestro Luigi Petrozziello.

Ad accompagnare, il pianista Gaetano Costa.

Si inizia con un omaggio musicale in memoria delle vittime della pandemia: il Requiem di G. Puccini. Pur nella sua brevità, riesce a commuovere l’ascoltatore grazie ad una magistrale armonizzazione delle voci del coro.

Il successivo atto III del “Don Pasquale” di Donizetti “che interminabile andirivieni”, ci porta su altri lidi: in effetti si tratta di un’opera buffa, luminosa e vivace.

La successiva “Vedeste, vedemmo” dalla “Maria Stuarda” si dipana sui toni foschi della tragedia lirica.

Di Giuseppe Verdi sono stati seguite arie da “I due Foscari, La Traviata e l’immancabile coro del Nabucco: sia la parte prima, “Gli arredi festivi”, che il “Va’ pensiero”. Quest’ ultimo è stato richiesto nell’immancabile bis di chiusura.

Altre opere di Ruggero Leoncavallo, “Pagliacci” e Bizet, “Carmen”.

Grande professionalità e maestria hanno contraddistinto la performance del Coro del Bellini. Da apprezzare la capacità di riportare i contrasti dinamici delle notazioni musicali e la simbiosi col maestro Petrozziello. Grazia e tecnica nei numerosi pianissimi, soprattutto in Verdi, nei quali il coro deve essere in grado di emettere suoni leggerissimi, seppur nitidi e perfettamente apprezzabili.

Prossimo appuntamento al cortile Platamone di Catania con “Le quattro stagioni” di Vivaldi.

È un must: si può mancare?

Antonio Licursi

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