L’assessore Mirabella ci racconta una Catania che ha fame di cultura: “Stagione ricchissima, oltre 180 giorni di eventi”

Catania ha fame di cultura, e vive con partecipazione e ordine gli eventi del Summer Fest. Ce ne da conferma l’assessore comunale, Barbara Mirabella, consapevole di quanto questa rassegna di eventi sia importante per la città e per la comunità, al fine di non lasciarsi sopraffare dalla crisi imposta dal Covid-19. Settore in grave difficoltà quello della cultura e dello spettacolo, per cui sono necessari interventi di supporto.

“Siamo molto soddisfatti di una stagione che, con Salvo Pogliese e in continuità con il vicesindaco Roberto Bonaccorsi, abbiamo voluto lanciare, tra le prime città d’Italia, in un momento in cui il mondo della cultura e dello spettacolo era praticamente l’ultimo a ripartire e ancora non ci sono delle buone notizie per l’autunno – ha detto ai microfoni di Antenna Uno Notizie l’assessore Mirabella -. Il nostro intento era quindi quello di rimettere in connessione il pathos tra pubblico e operatori della cultura. Si tratta di una stagione ricchissima, oltre 180 giorni di eventi che vanno dalla letteratura al teatro, alla lirica, alla classica, al pop. Tantissimi eventi partecipati ma soprattutto composti. Un’estate ricca ma composta, ci tengo a dirlo, perché ha lasciato avvicinare sia il pubblico catanese sia i turisti che sono tornati a Catania con grande fiducia e proprio perché l’organizzazione è stata impeccabile anche con la collaborazione degli organizzatori e dei promotori culturali. Siamo ancora a metà di questa grande rassegna che si completerà il 4 ottobre con un omaggio a Gilberto Idonea, a cura di suo figlio Alessandro. Avremo domani sera Elodie, avremo tanto teatro e tantissime altre iniziative che sicuramente allieteranno le serate dei catanesi e non solo”.

“Il settore di cultura e spettacolo è stato devastato dal Covid-19 – ammette la dott.ssa Mirabella -. Ci sono moltissimi lavoratori, quasi 12mila in Sicilia, a non essere stati tutelati perché non inquadrati in nessun tipo di rapporto contrattuale, penso a moltissimi operatori del backstage del mondo dello spettacolo, macchinisti ma anche tanti tanti attori. Adesso la preoccupazione è per la auspicata riapertura dei teatri – chiosa l’assessore – con delle capienze che permettano loro di sopravvivere”.

Alessandra La Farina e Gianluca Virgillito

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