Giovanni Marchese ad A1N: “Spero che il Catania possa risollevarsi al più presto e risolvere tutti i problemi”

È intervenuto ai microfoni di Antenna Uno Notizie il nuovo direttore tecnico dell’Academy calcistica del CUS Catania Giovanni Marchese. L’ex terzino sinistro di Catania, Chievo, Genoa e Torino allenerà i ragazzi e ragazze del CUS Catania dai 6 anni di età, insieme ai tecnici Giovanni Italia e Angelo Spina. Si è tenuta nell’Aula Magna del CUS la presentazione di Marchese, insieme al presidente Luigi Mazzone e al responsabile del “progetto Academy” Ezio Barbagallo. L’ex difensore di Delia si è soffermato sull’importanza del lavoro per i giovani e di come il divertimento possa incidere per il futuro. Marchese non ha esitato anche a commentare la difficile situazione che vive il suo ex club, ovvero il Catania, soffermandosi anche sulle gesta di ragazzi come Moro e Greco. Ecco le sue parole:

Che emozioni si provano tornare ad allenare con i ragazzi del CUS e quali sono i tuoi progetti?

“L’emozione è grandissima, sono felice di far parte della famiglia del CUS. Spero di poter dare il massimo sia a livello calcistico e sia di poter dare esperienza a questi bambini che vogliono crescere. Voglio far divertire il più possibile i ragazzi, facendoli crescere, capire l’importanza dello sport in generale e soprattutto del lavoro. Questo è il mio obiettivo.”

Un commento sulla situazione che vive il tuo ex club, il Calcio Catania, che ti ha portato in grandi palcoscenici come quello della Serie A. Inoltre, cosa ne pensi dei giovani che stanno facendo bene nella squadra di Baldini come Greco e Moro?

“Sicuramente non si sta vivendo una situazione bellissima. Spero che il Catania possa risollevarsi al più presto e risolvere tutti i problemi. Un potenziale imprenditore o chi c’è già spero che possa fare in modo che la storia continui. Perché Catania è una città bellissima, merita una squadra in Lega Pro, Serie B o Serie A. Ma soprattutto merita di vivere calcio perché è una piazza importantissima e i tifosi lo meritano. Moro e gli altri ragazzi devono continuare a fare bene come stanno facendo. Anche perché ne vale del loro futuro. Loro devono pensare solo al campo e non alle vicende extra-campo anche se è il fattore più importante e che può determinare situazioni difficili. Da lì, possono diventare ancora più forti a livello di maturità.”

Qual è il sogno o l’ambizione di Giovanni Marchese come futuro allenatore, visto che da poco hai ottenuto il patentino UEFA A? Dove vorresti arrivare?

“L’ambizione è quella di arrivare più in alto possibile. Però non si allena tanto per allenare, ma quando è giusto che si possa allenare. Soprattutto quando c’è un ambiente pulito e professionalità seria. Se mi dovesse arrivare un’opportunità dove c’è la possibilità di allenare, perché no? Sono in continuo aggiornamento, cerco di studiare. Ho fatto il corso UEFA poco tempo fa. Quindi se arriva una chiamata sono pronto, ma dovrà essere una chiamata di cui vale la pena”.

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